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Autostrade: Di Battista, ‘da Prodi a Salvini, tutti sudditi di Benetton’ (2)

Di Redazione |

(Adnkronos) – “Avvenne tutto nel 1999, a cavallo tra i governi Prodi e D’Alema. (…) Di quei governi fecero parte Bersani, la Finocchiaro, la Bindi, Ciampi, Amato, Fassino, Veltroni, Napolitano e molti altri. Dovrebbero, quantomeno, scusarsi. Direttore generale del Tesoro in quegli anni era Mario Draghi – definito da Cossiga ‘un affarista e liquidatore, dopo la famosa crociata sul Britannia, dell’industria pubblica italiana’- anch’egli partecipe di tale smantellamento”, incalza Di Battista.

“Qualcuno mi accusa di attaccare più il Pd di Salvini lasciando intendere una mia predilezione verso uno dei politici che in realtà reputo più pavidi ed inconsistenti di tutto il panorama partitico italiano. Sciocchezze. Io ho attaccato Salvini quando era potente, quando era difficile attaccarlo, prima che suicidasse e senza mai dargli del fascista ma cercando di dimostrare quanto fosse parte integrante dell’establishment. Mi viene da ridere quando lo definiscono sovranista. E’ come definire il Pd un partito di sinistra.

La Lega, così come la gran parte dei partiti politici italiani, è stata vile davanti ai Benetton. Se, tra il 2018 ed il 2019, si fosse davvero schierata a favore della revoca delle concessioni autostradali, la revoca l’avremmo già ottenuta. Non l’ha fatto e la Storia, mi auguro, le presenterà il conto. La Lega, nel 2006, ricevette parte di quel milione e rotti di euro messo sul piatto dai Benetton per finanziare la politica. Tutta la politica. 150.000 euro alla Lega, 150.000 euro ad AN, 150.000 euro a Forza Italia, 150.000 euro all’UDC”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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