Bagheria, il murales di Morricone: dalle polemiche al riconoscimento

Di Redazione / 05 Novembre 2020

Bagheria. Prestigioso riconoscimento a Bagheria e al murales che un mese fa ha suscitato vive polemiche. Grazie all’opera dell’artista palermitano di Street art, Andrea Buglisi, Bagheria entra a far parte delle 723 mete mondiali di cui si consiglia la visita, almeno secondo l’autorevole e più grande community al mondo di arte urbana, cioè la street Art Cities. L’opera di vaste dimensioni, patrocinata dal Rotary e inaugurata il 25 settembre, raffigura il maestro Ennio Morricone che invita al silenzio per dare spazio alla musica. Sin dal suo primo apparire il murales ha suscitato polemiche che solo da poco si sono smorzate. In tanti avevano visto in quell’immagine intimante il silenzio nella via Roccaforte, a “cento passi” da quello che fu uno dei nascondigli del boss Bernardo Provenzano, ospite in casa della mamma del mafioso, poi pentito, Sergio Flamia, il retaggio di un atteggiamento omertoso.

Oggi il murales si impone all’attenzione della community di Street Art Cities. Il compito di questa organizzazione è quello di segnalare, documentare l’arte in ogni città, con particolare riguardo alle opere di vera arte qual è quella di Andrea Buglisi, autore di un manufatto straordinario. Compito non da poco quello della Community, qualcosa di molto speciale che, grazie anche all’ausilio di un’applicazione che può essere scaricata sul cellulare, è in grado di indicare al mondo le città e i siti dove poter trovare queste gemme d’arte e le storie e i maestri che stanno dietro di esse.

Soddisfazione ha espresso il sindaco di Bagheria, Filippo Tripoli, il quale ha dichiarato che “questo prestigioso riconoscimento catapulta il nome di Bagheria nel panorama mondiale della Street art”.

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