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Ballottaggio Trapani, Fazio introvabile: forse non presenterà lista assessori

Di redazione |

TRAPANI – Il candidato sindaco di Trapani Mimmo Fazio, che entro domani alle 12 deve designare gli assessori, pena la sospensione dalla corsa per il ballottaggio, è fuori sede e non risponde al cellulare. Se non ottempererà all’obbligo, in corsa rimarrà soltanto il candidato del Pd, Piero Savona. L’orientamento di Fazio sembra essere quello di non presentare la lista degli assessori.

Sull’argomento interviene il deputato regionale Udc, Mimmo Turano, che ha sostenuto la candidatura di Fazio. «Non avrebbe senso presentare la lista degli assessori. Mi sto recando a Trapani, per ringraziare chi ci ha sostenuto. Per me la campagna elettorale, una campagna elettorale maledetta, finisce qui», ha concluso Turano. 

«Non ho sentito né Fazio né nessuno delle liste collegate. Non so e non giudico le decisioni altrui ma non permettere di dare un sindaco alla città la considero una scelta politica grave che non fa gli interessi della città stessa», aggiunge Mimmo commentando la decisione, ormai scontata di Fazio di non presentare gli assessori e uscire quindi di scena dal ballottaggi.

E intanto «Forza Italia chiede ai propri molti elettori di non recarsi domenica 25 giugno al voto a Trapani. Noi non vogliamo essere complici di un ballottaggio al quale non avremmo mai accettato di partecipare come succedanei di singole decisioni altrui e non come titolari di mandato popolare». Lo afferma una nota del coordinamento di Forza Italia che si è riunito stasera insieme ai candidati della lista e ai sostenitori della candidatura del senatore Antonio d’Alì a sindaco. «È ormai smascherato – prosegue il documento – con pubbliche, recenti, dichiarazioni, il becero tentativo di spaccare e lacerare la prevalente opinione di Centrodestra (a Trapani oltre il 60%) ordito da Fazio e da alcuni altri personaggi della sinistra populista».

«Fazio dice di voler abbandonare, ma rimane ufficialmente candidato, – osserva la nota – però invita a non votarlo e quindi, subdolamente invita a votare per Savona che continua a tacere, non si capisce che programma abbia per la nostra città». “E’ un ballottaggio falsato tra chi gioca una partita tutta personale fatta di alchimie procedurali e pensando di ingraziarsi solo la benevolenza da parte dei magistrati inquirenti con un falso disimpegno e false dimissioni, – concludono i sostenitori di D’Alì che è stato il terzo più votato – e chi tace, invita alla normalità senza un straccio di idea su come risolvere i problemi di questa città, e attende la manna dal cielo. Questo scempio la nostra Città non lo merita. Anche il non voto è espressione di volontà politica, maggiormente oggi a Trapani». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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