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Catania, dopo le piogge è emergenza buche in tutta la città
CATANIA – Lo scenario è quello di ogni “day after”: una città dalla strade che dal centro ai quartieri appaiono “bombardate”, dove automobilisti, motociclisti e pedoni si muovono con difficoltà e rischi, tra buche storiche e nuove di zecca, spesso profonde e anche più pericolose quando piene d’acqua. Pioggia e maltempo si confermano tra i peggiori nemici del Comune in bolletta, costretto a raschiare il fondo del barile per mettere toppe di bitume qua e là (in questo caso sulle strade ridotte a un colabrodo da qualche giorno di pioggia), senza poter ancora programmare i radicali lavori di manutenzione straordinaria, sempre più urgenti e necessari.
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Il problema è anche ritrovarsi a fine novembre con il bilancio di previsione 2016 ancora da approvare, e dunque navigare a vista senza poter spendere i tre milioni che l’Amministrazione potrà mettere in campo, o se preferite in strada, con lo strumento contabile che prevede tali risorse per affrontare in maniera più efficace l’emergenza dell’asfalto decine di volte rattoppato, che va in pezzi senza un minimo di resistenza all’azione della pioggia e del caotico traffico catanese. Uno sbriciolamento purtroppo molto più rapido rispetto ai tempi dilatati che porteranno all’approvazione dello strumento contabile. In ogni caso, è proprio dalla logica forzata di questa manutenzione di scarsa efficacia e brevissima durata – spesso solo i pochi giorni che in questo periodo separano un temporale da quello successivo – che l’assessore Salvo Di Salvo, consapevole della “rognosa” delega ereditata dall’assessore Bosco, vorrebbe definitivamente uscire, per programmare interventi strutturali tali da rendere in seguito più agevoli e duraturi i lavori ordinari di ripristino del tappetino d’asfalto.
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