Cemento depotenziato per la metro rinviate a giudizio dieci persone

Di Redazione / 24 Giugno 2014

CATANIA – Comincerà il prossimo 10 novembre davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Catania il processo ai 10 imputati dell’inchiesta sui lavori dei tratti Borgo-Nesima e Giovanni XXIII-Stesicoro della metropolitana. Lo ha deciso il Gip Maria Paola Cosentino, accogliendo la richiesta dei sostituti procuratori Agata Santonocito e Antonino Fanara.
Dall’inchiesta era state già stralciate le posizioni dell’imprenditore Enrico Maltauro, coinvolto nelle indagini su Expo 2015, e Giuseppe Chiofalo, ex capo della segreteria tecnica del sottosegretario ai Trasporti Raffaele Gentile. Gli atti erano stati trasferiti a Messina per competenza.
La Procura di Catania aveva chiesto il rinvio a giudizio per 12 indagati. Informazioni di garanzia erano state notificate, il 16 ottobre del 2012, a responsabili dell’impresa Sigenco, partecipe del consorzio Uniter, funzionari della Ferrovia Circumetnea e del ministero del Lavoro e privati professionisti.
Secondo le indagini sarebbe stato utilizzato cemento depotenziato per la costruzione delle stazioni e dei tratti ferroviari Borgo-Nesima e Giovanni XXIII-Stesicoro. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono truffa aggravata, falso e frode nelle pubbliche forniture e due casi di corruzione.

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