Confisca beni per 500 mila euro a 61enne condannato per usura

Di Redazione / 11 Luglio 2014

CATANIA – La Direzione investigativa antimafia sta eseguendo la confisca di beni a Giuseppe Barbagallo, 61 anni, condannato per usura. Il decreto riguarda tre unità immobiliari (due nel catanese e un appartamento di villeggiatura in un complesso residenziale nel comune di Letojanni), veicoli e disponibilità liquide e prodotti finanziari ammontanti a 150mila euro. Il valore commerciale complessivo dei beni confiscati a Barbagallo è stimato dalla Dia in oltre 500mila euro. La confisca eseguita dalla Dia è stata disposta dal Tribunale di Catania che, accogliendo la proposta avanzata dalla Procura, ne aveva già ordinato il sequestro nel 2012. Giuseppe Barbagallo – già indagato per truffa, emissione di assegni a vuoto, detenzione abusiva di armi e munizioni – nell’aprile del 2008 è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Catania assieme ad altre quattro persone, compreso il presunto capo del gruppo Santapaola del rione Picanello, per usura. Secondo, l’accusa avrebbe prestato denaro in cambio di interessi del 40% mensile. All’epoca, le indagini furono concentrate sul prestito di somme di denaro ad un commerciante nel settore dei ricambi e accessori auto, al quale venivano richiesti interessi variabili tra il 72% e il 120% l’anno. Il Tribunale di Catania, con la sentenza emessa nell’aprile del 2010, lo ha dichiarato colpevole condannandolo a 5 anni e 4 mesi di reclusione e a 12.200 euro di multa, condanna poi confermata in appello e divenuta irrevocabile. Il valore commerciale complessivo dei beni è stimato in oltre 500mila euro.

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