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Coronavirus: Morra, ‘troppi ritardi negli aiuti di Stato a chi ne ha bisogno, la mafia ne approfitta’ (2)

Di Redazione |

(Adnkronos) – Il gip Piergiorgio Morosini nell’ordinanza sottolinea ancora “che la bontà dell’intervento pubblico passa anche per una sintonia tra enti locali, rappresentanze di categoria e istituti di credito che è tutta da sperimentare in un territorio maggiormente esposto a forme di illegalità nei circuiti della pubblica amministrazione ed economico finanziario, anche per via della risalente presenza della organizzazione criminale denominata Cosa Nostra”. Insomma, in tempi di Covid la mafia attecchisce ancora più facilmente nel tessuto economico, già indebolito. “La mafia – ribadisce il Presidente dell’Antimafia Nicola Morra – ha più possibilità di liquidità immediata rispetto allo Stato”.

E sulle persone povere, che sempre secondo il gip, sono “facili prede dei clan”, Morra spiega: “E’ una fase in cui i boss mafiosi possono fare reclutamento a costi bassissimi”. Ecco perché “lo Stato deve essere veloce, presente lì dove è già sul territorio e dare risposte ma in molti casi”. E ricorda quei casi in cui sono state elargite somme con il reddito di cittadinanza “a chi non ne aveva diritto, e tra questi c’era anche un detenuto” mentre “in precedenza era emerso anche che pagavamo uno che era al 41 bis, tutto questo avviene perché qualcuno negli uffici periferici dell’Inps non ha fatto i giusti controlli. Stanno emergendo tutti questi fatti perché lo Stato ha imposto un protocollo di controllo, intanto però ha erogato dei soldi. Se tu hai erogato soldi per uno che ha anche una Ferrari, come è stato scoperto dopo, è assurdo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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