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Coronavirus: Pd Lombardia, ‘Usca smantellate e ancora insufficienti’

Di Redazione |

Milano, 14 nov. (Adnkronos) – In Lombardia e a Milano, le unità speciali di continuità assistenziale (Usca), ovvero i team di medici che si recano a casa delle persone malate in caso di bisogno, sono ancora grandemente insufficienti. E’ quanto denuncia il Pd regionale durante una conferenza stampa sulla medicina territoriale. Il Pd ha ottenuto alcuni dati, aggiornati al 15 ottobre scorso, facendo un accesso agli atti. Fino almeno ad ottobre, “la giunta ha smantellato il servizio e ieri l’assessore Gallera non è stato in grado di dirci quante Usca siano attive oggi in città e nella città metropolitana, anche se starebbero aumentando”, ha spiegato il consigliere regionale Carmela Rozza.

Le Usca per il territorio della Città Metropolitana di Milano avrebbero dovuto essere 65, invece ne sono state attivate 16. Si stima che oggi ci siano in isolamento domiciliare circa 55mila persone, il che significa che ogni Usca ha, in teoria, 3400 malati a cui prestare cure domiciliari o comunque su cui vigilare.

Nel mese di aprile avevano operato per un totale di 2.054 interventi, nella prima metà di ottobre solo 404, concentrati in otto Unità, oltre il 30% in quella di via Farini. I medici impegnati ad oggi sono, 33 (35 inclusa Lodi). “Se i nostri ospedali sono al collasso è perché manca la sanità territoriale”, ha detto Fabio Pizzul, capogruppo Pd in Regione Lombardia. “Se la pressione sta diminuendo non lo si deve alla Regione Lombardia ma lo si deve all’intervento dell’esercito, che con il ministro Lorenzo Guerini ha mobilitato e messo a disposizione risorse in supplenza alla Regione”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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