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Covid: Bcg, ‘lavoratori caregiver i più penalizzati, stress da crisi per chi cura familiari’ (2)
(Adnkronos) – “I caregiver necessitano di maggiore sostegno da parte dei datori di lavoro -afferma Monia Martini, People e Hr operations director per Italia, Grecia, Turchia e Israele-. È fondamentale capire le loro esigenze, fornire supporto e strumenti di flessibilità, mostrare empatia, introdurre metriche appropriate che tengano conto dell’impatto dei compiti di cura nello svolgimento del quotidiano lavorativo”. Per supportarli in “un contesto come quello italiano, dove la responsabilità della cura di bambini e adulti è ancora in larga misura femminile, sono indispensabili le politiche di gestione e incentivo delle risorse umane”, prosegue Martini. Per questa ragione, “Bcg presta grande attenzione alla diversity e alla parità di genere: le nostre persone hanno uno sviluppo di carriera totalmente paritario in termini di promozioni e di stipendio, con effetti positivi anche per l’azienda, con tassi di retention allineati tra uomini e donne e parità nei numeri dei nuovi assunti”.
Dalla ricerca emerge che in media il 20% delle madri e il 15% dei padri ritiene che i manager delle loro aziende non abbiano capito quanto le responsabilità a casa siano cambiate durante la pandemia. E, con percentuali simili, i genitori affermano che le aziende non hanno offerto supporto per affrontare le responsabilità aggiuntive. Nonostante il 20% delle aziende non abbia offerto alcun supporto, sono state molteplici le forme di sostegno offerte durante la crisi. Le più diffuse sono state orari flessibili, part time e responsabilità diffuse nei team per maggiore flessibilità, poi cambi di priorità, scadenze posticipate, congedi temporanei (retribuiti e non), riduzione delle ore mantenendo lo status del tempo pieno o riduzione dei carichi di lavoro.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA