Dietro il suidicio di un 17enne c’erano le minacce di un pusher

Di Redazione / 03 Dicembre 2014

RAGUSA – A distanza di quattro mesi la polizia a Ragusa ha fatto luce sul suicidio di un ragazzo di 17 anni, Marco Di Martino, che il 20 agosto scorso, a Vittoria, si sparò un colpo di pistola in bocca davanti al cancello della chiesa San Domenico Savio e morì alcuni giorni dopo nell’ospedale Cannizzaro di Catania. Una ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip nei confronti di un uomo di 35 anni, Umberto Fauzza, origini palermitane, ma residente a Vittoria, con qualche precedente per spaccio di droga.
 
Gestore di un bar cittadino, aveva “offerto” dosi di cocaina al giovane e al suo gruppo di amici per poi tartassarlo con richieste di denaro. «Quando volete c’è, se volete provarla io ce l’ho» ripeteva ai giovani clienti del bar e in questo perverso “gioco” era finito Marco Di Martino, che andato a un incontro chiarificatore con la pistola del padre, aveva avuto con lui una colluttazione e si era impossessato del suo cellulare prima di spararsi in bocca davanti al piazzale della chiesa di San Domenico Savio dove l’ha ritrovato quasi esanime la polizia, allertata da una telefonata anonima al 113.
L’uomo è ai domiciliari per cessione di droga a minori e il sostituto procuratore Monica Monego, che ha seguito il caso, ha richiesto al Gip la richiesta di applicazione della misura cautelare proprio per il disegno criminoso portato avanti dall’uomo nei confronti dei minori istigati al consumo della cocaina.

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