Discarica abusiva, si allarga l’inchiesta: altri cinque “avvisi”

Di Redazione / 09 Dicembre 2014

MESSINA – La Procura di Barcellona Pozzo di Gotto, nell’ambito dell’inchiesta sulla discarica di Mazzarà Sant’Andrea, ha inviato cinque avvisi di garanzia agli ex presidenti di Tirrenoambiente, la società che gestisce il sito, Sebastiano Giambò e Francesco Cannone, al funzionario palermitano dell’assessorato regionale Territorio ed Ambiente Gianfranco Cannova, al funzionario della provincia di Messina, Armando Cappadonia e ad un funzionario dell’Arpa, l’agenzia regionale per l’ambiente per reati ambientali. Vanno ad aggiungersi ai tre avvisi notificati contestualmente al sequestro della discarica nei confronti dell’ex presidente di Tirrenoambiente Antonello Crisafulli e degli ex amministratori delegati Pino Innocenti e Giuseppe Antonioli.
 
I provvedimenti sono collegati all’inchiesta della Procura di Barcellona scaturita dalle denunce del sindaco di Furnari, Mario Foti, sui lavori di ampliamento della discarica e dell’on. Sonia Alfano, ex presidente della commissione antimafia europea. Nel suo esposto Foti aveva sostenuto che la discarica è una struttura interamente abusiva sotto il profilo urbanistico, staticamente instabile e pericolosa ed insiste su un’area a rischio idrogeologico.

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