Discarica chiusa, 90 Comuni già in piena emergenza rifiuti
Discarica chiusa, 90 Comuni già in piena emergenza rifiuti
Il provvedimento di sequestro da parte della magistratura su Mazzarrà Sant’Andrea ha colto impreparate le amministrazioni. Gli autocompattatori stracolmi non sanno dove scaricare. Le possibili alternative
MESSINA – È già emergenza rifiuti a Messina e provincia dopo il sequestro da parte della magistratura (avvenuto ieri) della discarica di Mazzarà Sant’Andrea (Messina) e in attesa che la Regione autorizzi a scaricare i rifiuti in un sito catanese. Alcuni sindaci, come quello di Sant’Angelo di Brolo, hanno invitato, con un avviso pubblico, i cittadini ad astenersi dal depositare i rifiuti al di fuori dei contenitori. Oggi intanto il Prefetto di Messina Stefano Trotta ha convocato, dopo una loro richiesta, per un incontro sul tema i tre segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil di Messina. Ieri, nella lettera inviata al Prefetto era stato evidenziato dai sindacati come «oltre ai servizi essenziali che i cittadini rischiano di vedersi negati nonostante le ingenti tariffe, in gioco vi siano anche la tutela della salute e del lavoro». «Servono risposte esaurienti e immediate – hanno scritto i segretari generali – da tempo evidenziamo la necessità che il settore dell’igiene e dell’ambiente debba essere riprogettato attraverso l’eliminazione di sprechi e con investimenti produttivi a breve e medio termine, come il potenziamento della differenziata, l’utilizzo migliore e funzionale del personale degli ATO e di Messinambiente, delle strutture e dei servizi». Sono novanta i comuni che si trovano in seria difficoltà a Messina e provincia e nel Palermitano perchè conferivano i rifiuti nella discarica di Mazzarà Sant’Andrea ora sequestrata. A Messina l’assessore comunale all’Ambiente Daniele Ialacqua ha spiegato che «la società Messinambiente oggi ha raccolto i rifiuti e tutti i camion sono saturi dentro la sede. Non c’è quindi spazzatura in strada ma da domani in poi inizieranno le criticità. È comunque importante rivedere la strategia di raccolta arrivando a rifiuti zero». Prima che il comune di Messina trovi una soluzione definitiva i cittadini saranno costretti a sobbarcarsi tariffe più alte perché se sarà scelto il sito vicino Catania la quota di conferimento passerà dagli 82 euro a tonnellata di Mazzarrà ai circa 110 euro di Grotte San Giorgio, oltre ai maggiori costi di trasporto. A Milazzo stamattina la raccolta è avvenuta con regolarità ma gli autocompattatori come a Messina non hanno potuto smaltire i rifiuti. L’amministrazione – nel sottolineare che tale inconveniente non è dipeso dalla propria volontà – «invita i cittadini alla collaborazione nello smaltimento dei rifiuti per contenere i disagi igienico-sanitari che potrebbero determinarsi. Alternative siciliane per scaricare i rifiuti restano tre: Sicula Trasporti di Catania, Siculiana di Agrigento e Bellolampo di Palermo.