Ecco come cambia l’Università «Più autonomia ai Dipartimenti»

Di Carla Condorelli / 01 Agosto 2014

CATANIA. «Una riforma amministrativa che avrà molto riverbero sulle attività principali di questo Ateneo: la didattica e la ricerca». Si potrebbe riassumere così la lunga intervista rilasciata a «La Sicilia» dal rettore dell’Università di Catania, Giacomo Pignataro. Una conversazione che non presta il fianco a eventuali e facili critiche sull’autonomia amministrativa dei Dipartimenti: «I Dipartimenti sono il cuore dell’Università, il luogo dove si organizza, si pianifica e si svolge la vita accademica della nostra comunità e dove si realizzano le funzioni istituzionali dell’Università stessa. Una maggiore autonomia consentirà di darsi un concreto progetto culturale, ma decentrare non significa parcellizzare. Il bilancio dell’Ateneo resta unico e la gestione di alcuni servizi (per esempio manutenzione, pulizia, vigilanza) continueranno a essere centralizzati. L’autonomia, invece garantisce la possibilità di migliorare la didattica, come solo dall’interno si può fare».
I dettagli, sul sistema di valutazione e controllo, spiegati dal rettore Pignataro, saranno oggetto del parere dei consigli di dipartimento. Il 10 settembre si terrà l’assemblea di Ateneo per diffondere questo nuovo modello.
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Redazione
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