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Ex Ilva: Provenzano, ‘Incentivi a porto Taranto, Mittal non faccia battaglia a Stato’
Roma, 13 nov. (Adnkronos) – “L’ex Ilva non è solo Taranto ma riguarda l’Italia. Tutta la filiera dell’acciaio, gli stabilimenti di Novi Ligure e di Genova. E Taranto non è solo l’Ilva. Dobbiamo accelerare gli interventi già previsti e finanziati per lo sviluppo della città: le bonifiche, le misure per il quartiere Tamburi, il rilancio del porto velocizzando lo status di zona economica speciale che stabilisce incentivi economici per chi usa quell’attracco. Nel 2026 a Taranto ci sono i Giochi del Mediterraneo. Facciamoli diventare importanti come le Olimpiadi di Milano e Cortina”. Così in un’intervista a ‘La Repubblica’ il ministro del Sud, Giuseppe Provenzano.
“Siamo disponibili a fare di tutto, come dice Conte, per togliere ogni alibi ad ArcelorMittal. La vicenda è troppo importante per ridurla alla discussione interna di un gruppo parlamentare. Purtroppo sono stato al tavolo con l’azienda, abbiamo proposto di reintrodurre una tutela legale ma la risposta è stata: non è sufficiente. Sul tavolo oggi ci sono 5000 esuberi”, sottolinea ancora il ministro aggiungendo che il nome ‘scudo penale’ “è improprio. Chi inquina paga. Ma chi attua un piano ambientale non può pagare per colpe passate o altrui. È un principio di civiltà”.
Per quanto riguarda gli eventuali esuberi ventilati da ArcelorMittal, Provenzano sottolinea che “noi non siamo disarmati. C’è stata una gara, chiederemo il rispetto dei contratti. Anche venendo incontro ai problemi del mercato, certo. Ma non rimettendo in discussione tutto, in particolare su lavoro e ambiente”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA