I 75 anni de “La Sicilia”: gli auguri del sottosegretario all’informazione Andrea Martella

Di Redazione / 15 Marzo 2020

Il compleanno” della vostra testata cade in un momento molto difficile per l’Italia e per tutti gli italiani. Settantacinque anni sono davvero un bel traguardo. Quindici lustri in cui avete accompagnato i lettori nel racconto di ciò che accade nella vostra Sicilia e nel nostro Paese. Un racconto che è partito dall’immediato dopoguerra e che arriva fino ad oggi, al tempo del coronavirus. Questo perché voi rappresentate quel profilo di stampa capace di declinare una dimensione territoriale, facendone una voce riconoscibile. E non solo per il titolo della testata.

Grandi firme, poi affermate a livello nazionale, si sono formate da voi. La Sicilia è un territorio straordinario, un unicum con le sue luci e purtroppo anche con le sue ombre, che non avete rinunciato a segnalare. La stampa, d’altra parte, ha un grandissimo ruolo, che dobbiamo tutelare. Un ruolo sancito dalla Costituzione, che le assegna quella funzione di pubblico servizio che in questi giorni stiamo riscoprendo essere più prezioso che mai. Informare le persone mentre sono costrette a casa, mentre rinunciano per la salute pubblica del Paese alla loro vita sociale, è un servizio pubblico primario. Un’informazione di qualità e professionale è strategica anche e soprattutto in una battaglia come quella che stiamo affrontando.

Ecco perché abbiamo tenuto aperte le edicole e preservato dal blocco la filiera della stampa. Il giornale, dai giornalisti agli stampatori fino agli edicolanti, è un bene pubblico. Ne sono convinto più che mai. In questi mesi di responsabilità di governo abbiamo cercato di dare risposte a una crisi che viene da lontano. Abbiamo evitato i tagli ai contributi già previsti, assicurato misure di sostegno a giornalisti e poligrafici coinvolti in processi di ristrutturazione aziendale. Abbiamo stanziato 20 milioni di euro annui per promuovere la lettura nelle scuole. Tutto ciò nella prospettiva di una riforma di sistema che abbiamo chiamato Editoria 5.0. Una riforma che assicuri forme stabili di sostegno diretto e indiretto, che accompagni il processo di modernizzazione e digitalizzazione senza dimenticare la carta, che sostenga l’impresa di filiera. L’informazione è un segmento strategico non solo dal punto di vista economico, ma anche e soprattutto per la qualità della democrazia.

Per questo l’augurio, sincero e non di rito, che mi sento di formulare a “La Sicilia” per il suo 75° compleanno è semplicemente quello di continuare a raccontare una terra meravigliosa e ad accompagnare la storia di questo Paese, a partire da questo momento così difficile, dal quale usciremo tutti insieme.

* sottosegretario all’informazione e all’Editoria

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