Quasi nove italiani su 10 si dicono pronti ad acquistare vetture ibride o elettriche a prezzi accessibili. Il principale motivo di acquisto dichiarato è di carattere sociale («per non inquinare»), seguito dalla motivazione economica. Ovvero per le elettriche i risparmi su carburante e manutenzione, l’eliminazione del costo di bollo e del parcheggio sulle strisce blu, le riduzioni sul prezzo offerto dagli incentivi governativi. La diffidenza resta legata alle incertezze sul tema batterie (tempi di carica, presenza colonnine, autonomia). Nonostante sia ancora bassa la conoscenza dei motori elettrici ed ibridi e ancora in pochi li abbiano guidati, due italiani su tre per averli sono disposti a pagare fino al 10% in più rispetto ai veicoli tradizionali. Per procedere all’acquisto risulta determinante il test drive di prova, che consente di superare alcune dubbi. Sono queste le principali evidenze che emergono dal sondaggio “Vetture ibride ed elettriche, cosa ne pensate?”, condotta nel mese di novembre da Areté (azienda di consulenza strategica). Complice la campagna di incentivi messa in piedi dal Governo, in ottobre la quota di queste vetture sul totale immatricolato ha superato il 25%.