Imprese fantasma sfornavano “braccianti” La Finanza scopre truffa da 436 mila euro

Di Redazione / 29 Agosto 2014

Blitz della Finanza a Licata dove i militari del Comando Provinciale di Agrigento hanno scoperto tre diverse imprese agricole “fantasma” che avevano assunto 133 finti braccianti agricoli. Vere e proprie “anime morte”, capolavoro dello scrittore russo Gogol che ha dato il nome all’operazione. Le Fiamme Gialle di Licata hanno smascherato, nella realtà, 133 falsi agricoltori, assunti fittiziamente da tre imprese di Canicatti’, Palma di Montechiaro e Naro, i quali hanno indebitamente percepito contributi assistenziali relativi all’indennità di disoccupazione agricola, malattia e/o di maternità erogati dall’Inps per un ammontare di oltre 400 mila euro. Le complesse indagini hanno permesso di individuare tre imprese agricole “cartiere”, costituite con il solo scopo di presentare all’Inps falsa documentazione attestante 133 rapporti di lavoro. Le tre imprese, infatti, oltre a non
aver mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, non avevano mai posseduto, acquistato o affittato né terreni agrigoli né macchinari per la coltivazione o la raccolta
di frutta o ortaggi. A fronte delle giornate di lavoro dichiarate e mai effettuate dai dipendenti quindi, i 133 finti braccianti agricoli hanno indebitamente percepito dall’Inps indennità per complessivi 436 mila euro, oltre a maturare i contributi ai fini
pensionistici. Tuttie 133 sono stati denunciati per falso e truffa aggravata così come i responsabili delle aziende fantasma. L’Inps ha invece avviato le procedure per il rimborso delle somme illecitamente percepite.

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