Joe Pitrusino, l'audiolibro del poliziotto delinquente e "masculuni"
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Un delinquente costretto a fare il poliziotto per non rischiare di finire arrestato. E lo fa benissimo, a modo suo però. Da semplice agente, risolve casi su casi che neanche va a cercare perché pensa ad altro. L’ironia e la sregolatezza sono le sue armi segrete.
Stiamo parlando di “Joe Pitrusino, uno sbirro" per caso, la nuova opera di Raimondo Moncada scritta assieme a Max Damiani, quattro mani che si sono divertite a creare un personaggio nuovo spaziando tra umorismo e il classico poliziesco; e a costruire storie da leggere con le orecchie. Joe Pitrusino infatti nasce come audiolibro, ausilio che fino a poco tempo fa era principalmente al servizio di chi non aveva la vista o amava semplicemente farsi raccontare storie.
Ora è una realtà in continua crescita grazie a portali on line come Audible (Amazon), iTunes, Storytel, Google, Il Narratore, GOODMood che ti permettono di ascoltare interi libri sul pc o sul cellulare, in macchina nei lunghi viaggi o passeggiando nel silenzio della natura. Non carta, al momento, ma audio nella nuova opera di Raimondo Moncada e Max Damiani.
Joe Pitrusino, GOODMood Edizioni Sonore, è uscito con la sua prima storia “Il baro destino”, un incipit alla serie di “Uno sbirro per caso”, in cui il suo protagonista si presenta mettendosi a nudo, in tutti i sensi. Giuseppe Pino (detto Joe, per fare prima) è un femminaro di prima categoria. Gli piacciono le “topoline”, come le chiama lui, e non una, tutte: sposate e non sposate, indigene e straniere, loquaci e mute, bianche e nere, anche interiste ma da Coppa dei Campioni.
Si trova, insomma, ovunque, in tutti i letti, come il prezzemolo, prendendo tutto dal nonno, celebre “stampafanciulli”. Ha il sesso sviluppato, una fissa in testa, ma come tutti gli uomini anche se ce ne sono alcuni che non lo vogliono ammettere. Lui però è masculuni che in siciliano vuol dire maschio virile elevato alla massima potenza. Per fortuna, Giuseppe Pino detto Joe non ha seguito la sua iniziale inclinazione a fare il delinquente in un ambiente che tra l’altro l’avrebbe assecondato, perché costretto in giovane età, dal baro destino, a fare lo sbirro (la sua salvezza!).
E lo ha fatto benissimo, risolvendo casi su casi, spesse volte difficilissimi. Dopo il pensionamento, trova il coraggio di raccontare tutte le sue storie, una a una, a distanza di tempo e di sicurezza.
A dare voce a Joe, è Raimondo Moncada, uno dei due autori. La presentazione dell’opera è inserita nel programma della decima edizione del Letterando in Fest, il 31 maggio, alla Badia Grande di Sciacca, con l’adesione e la partecipazione dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti - sezione territoriale di Agrigento.