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L.elettorale: maggioranza d’accordo su cosa non vuole, distanze su soluzione/Adnkronos
Roma, 13 nov. (Adnkronos) – Intanto si procede per esclusione. Ed è già un primo passo. Il vertice di maggioranza sulla legge elettorale ha tagliato, mettendolo nero su bianco in un documento comune, le ‘ali’ estreme: via i collegi uninominali maggioritari e via il proporzionale puro, stile Prima Repubblica. Il campo da gioco, per dirla con Federico Fornaro, è stato delimitato. C’è anche un timing ambizioso: l’impegno a concordare un testo base entro il 20 dicembre.
Tuttavia, dentro la cornice che si è convenuta oggi, resta tanto da definire. Al momento persistono distanze. Tolte le ‘ali’ estreme, sul campo rimangono diverse soluzioni. Il Pd al tavolo di confronto oggi ne ha portate due: proporzionale con soglia alta e doppio turno. Questa seconda ipotesi è “la nostra opzione preferenziale”, ammette un dem che ha partecipato al vertice. Ma per i 5 Stelle, no. I pentastellati sono per il proporzionale con soglia alta (che Leu non vuole).
Su questo punto si è registrato un attrito. Una distanza che, pure nel clima positivo della riunione (come riferisce chi c’era), è stata evidente. E si è manifestata anche nella stesura del documento comune. Il Pd voleva far inserire, oltre che al concetto di ‘rappresentanza’, anche quello di ‘governabilità’. Alla fine, la parola ‘governabilità’ nel documento non c’è. Ma, dicono i dem, “l’importante è che la strada del doppio turno sia rimasta aperta”. Anche perché il Pd ha portato dalla sua Leu su questa soluzione. Mentre Italia Viva per ora non si sbilancia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA