Lista nozze a provadi crisi: al “servizio buono” si preferiscela lista alimentare
Lista nozze a prova di crisi: al “servizio buono” si preferisce la lista alimentare
Basta un click per convertire le somme raccolte da amici e parenti in buoni spesa
La crisi economica ha stravolto pure la lista nozze. Che i pochi matrimoni che si celebrano in Italia continuino a costare molto è confermato da molti studi del settore. In più, gli stessi studi ci informano che il costo medio di un matrimonio varia da un minimo di 20mila euro a un massimo di 80mila, in base al numero degli invitati e della qualità delle voci di spesa.
Una volta le spese venivano normalmente ripartite tra la famiglia dello sposo e quella della sposa. Dell’acquisto e dell’arredamento della casa, delle fedi nuziali, del bouquet della sposa, del regalo per i testimoni e del viaggio di nozze, se ne occupava la famiglia dello sposo, mentre quella della sposa si occupava del corredo, dell’acquisto della camera da letto, dell’abito della sposa, delle partecipazioni, delle bomboniere, del ricevimento, dei fiori e del fotografo. Per i regali agli sposi c’erano, il servizio “buono” di piatti, la cornice d’argento, la batteria di pentole e il set di valigie. Poi sono arrivate le “liste nozze” e la moda di contribuire al budget della nuova famiglia con un dono in denaro per pagarsi la luna di miele o le spese per metter su casa.
Adesso si cambia regime. La crisi economica ha dato a una nota catena nazionale di supermercati un’idea al passo con i tempi: la prima lista nozze alimentare. In pratica si entra nel sito di questa azienda, ci si registra e si crea una pagina dove si invitano parenti e amici a contribuire. La somma raccolta verrà convertita in buoni spesa del valore di 20 euro ciascuno che, nel tempo, si utilizzeranno per comprare generi alimentari.
Nella pagina del sito i futuri sposi possono inserire tutte le informazioni che vogliono, dove si terrà la cerimonia e dove ci si sposterà per il pranzo. Inoltre, si potrà sfogliare l’album fotografico e leggere un racconto della storia dei novelli sposi. Ma, senza giri di parole, i futuri sposi, invitano parenti e amici a fare l’unico regalo desiderato: contribuire a riempire direttamente frigorifero e dispensa, per più anni possibili.
L’iniziativa sta avendo anche un risvolto solidale importante: tanti sposi stanno utilizzando questo strumento per devolvere la spesa a chi ha perso il posto di lavoro o che comunque non riesce ad arrivare a fine mese.
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