Loris, Davide Stival in carcere da Veronica
Loris, Davide Stival in carcere da Veronica «Le immagini parlano chiaro, non ti credo»
Il primo incontro tra i due coniugi dopo l’arresto di lei FOTO
RAGUSA – Un incontro “blindato” quello tra Veronica Panarello e Davide Stival nel carcere di Agrigento. Il primo incontro dei genitori di Loris Stival, il piccolo ucciso lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina, è avvenuto in un giorno festivo, lontano da altri detenuti, parenti e occhi indiscreti per dare la possibilità ai due coniugi di parlare tranquillamente. Il colloquio è avvenuto in una sala riservata, il primo da quando la donna è stata arrestata lo scorso 9 dicembre con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere per avere ucciso il figlio Loris, di 8 anni.
Davide Stival si è detto «scosso dal colloquio» e secondo Daniele Scrofani, legale dell’uomo, «probabilmente non ce ne saranno degli altri». Durante il colloquio, durato qualche ora, Stival ha chiesto alla moglie di ricostruire passo dopo passo la giornata del 29 novembre: «Non è cambiato nulla – dice Scrofani – Veronica Panarello ha continuato a sostenere la sua versione, quella di aver accompagnato Loris a scuola quel giorno e il mio assistito le ha risposto sulla base di quello che ha visto nelle immagini estrapolate dalle telecamere: le due verità non coincidono. Veronica dice di essere innocente, ma le immagini delle telecamere dicono un’altra cosa… ».
I due si sono guardati a lungo negli occhi, si sono confrontati senza alzare i toni, ma con grande fermezza. L’impatto di emozioni è stato però molto alto. A un certo punto la donna ha fissato il marito dritto negli occhi e gli ha detto: «Guardami e dimmi in faccia che non mi credi». L’uomo sarebbe stato in silenzio per qualche secondo e poi le avrebbe detto: «Non, non ti credo».
«Questo incontro – rivela l’avvocato Scrofani – il mio assistito lo voleva da un po’, ma ha aspettato finora, anche alla luce della decisione del Tribunale del riesame. La sua posizione, però, non cambia: allo stato degli atti, per lui, le immagini parlano chiaro e quindi crede di più alla Procura che a lei».
Non si è parlato solo di quella tragica mattina, però. La donna ha chiesto al marito anche notizie del figlio più piccolo e si è detta preoccupata per il bambino e per la situazione che sta vivendo. Al termine del colloquio, Davide Stival è uscito dal carcere di contrada Petrusa, piuttosto scuro in volto e niente affatto convinto della ricostruzione che ha fatto la moglie. Due ore di ricostruzioni, emozioni e confronto non sono riusciti ad avvicinare marito e moglie. La morte del loro figlio Loris, 8 anni, continua a dividerli.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA