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Lunedì in gara le idee dei giovani per dare alla Sicilia un nuovo futuro

Di Gianluca Reale |

Una chiamata alle idee. Rivolta ai giovani. Si chiama “I Giovani costruiscono la Sicilia” ed è l’hackathon che si svolgerà lunedì 30 novembre, da mattina a sera, in modalità virtuale ma non per questo meno efficace, ideato e organizzato da Confcooperative Sicilia e Federazione siciliana delle Banche di credito cooperativo, con il supporto di Icn – Italia Consulting Network e tree e con il patrocinio gratuito dell’assessorato regionale della Famiglia e del Lavoro. Obiettivo, raccogliere nuove idee o progetti per sollecitare soluzioni che possano avere impatto sul tessuto sociale, ambientale, economico e politico della Sicilia in un orizzonte temporale di medio e lungo termine.

In palio, per i team che secondo la giuria proporranno le migliori idee durante questa “maratona”, ci sono addirittura dei premi in denaro per un totale di 9.500 euro (ai primi 5.000 euro, ai secondi 3.000, ai terzi 1.500).

Un programma fitto fitto, durante il quale i partecipanti (bisogna avere 18 anni per iscriversi; ci si registra su Eventbrite) potranno cimentarsi per proporre e sviluppare idee e progetti innovativi su cinque “challenge”, sfide tematiche nell’ambito dei temi dell’innovazione, della sostenibilità, della partecipazione e della coesione sociale: “Aging e cura delle persone”; “Le aziende siciliane nel 2030”; “SouthWorking. La Sicilia che attrae talenti e investimenti”; “L’immigrazione: una grande opportunità”; “Città sostenibili, connesse e accessibili”.

Su questi cinque temi va accesa la creatività trovando un gancio per canalizzarla in attività d’impresa. Se si è soli e servono altre competenze per far crescere la propria idea, durante l’hackathon si potranno trovare “compagni di avventura” sotto la guida degli esperti che cureranno l’evento e accompagneranno i team nella definizione delle rispettive proposte.

Dietro questo hackathon c’è una motivazione concreta. «Da quando è uscita la statistica dell’Istat che dice che tra 40 anni in Sicilia ci saranno 1 milione di abitanti in meno e che quelli che mancheranno saranno in maggior parte giovani – spiega Gaetano Mancini, presidente di Confcooperative Sicilia – ci siamo preoccupati. Uno scenario insostenibile socialmente ed economicamente, perché mancherebbe chi produce ricchezza. Da allora insistiamo su questo tema, abbiamo fatto due assemblee interne e abbiamo deciso di provare a fare qualcosa».

L’Hackathon “I Giovani costruiscono la Sicilia”, infatti, era legato all’assemblea di rinnovo delle cariche sociali di Confcooperative, poi il Covid ha costretto a rinviare i tempi, ma adesso è arrivato il momento di agire. «Siamo partiti dai giovani – aggiunge Mancini – perché sono loro che vanno stimolati rispetto a questioni come quella evidenziata dall’Istat. Abbiamo immaginato che lo strumento dell’hackathon, spesso utilizzato in ambito informatico, sia adattabile al nostro scopo, ad affrontare lo scenario sociale ed economico che si prospetta, immaginando un futuro che invece punti su innovazione, sviluppo, nuove idee di impresa».

Il sistema siciliano della cooperazione si è messo in moto, dunque, per provare a ridisegnare un domani diverso. «Da questo evento – prosegue Mancini – ci auguriamo che possano emergere idee e riflessioni importanti. L’obiettivo è confrontarci con il governo regionale e con quello nazionale».

Al talk previsto per le 18 (in diretta Facebook), infatti, Mancini avrà come interlocutori l’assessore regionale al Lavoro, Antonio Scavone; il ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano; e poi Maurizio Caserta (professore di Economia politica Unict), Maurizio Gardini (presidente nazionale di Confcooperative), Concetto Costa (vicepresidente della Federazione Siciliana Bcc), Giusi Palermo (presidente Confcooperative-Federsolidarietà Sicilia), Giovanna Di Girolamo (Presidente Confcooperative-Federcultura Turismo e Sport Sicilia). Modererà Mirko Viola (tree).

«Ci auguriamo – conclude Mancini – che i pitch (le presentazioni) prodotti dai team partecipanti possano creare dibattito. Ma non finirà tutto con l’assegnazione dei premi. Vogliamo continuare ad assistere i team vincitori e aiutarli a sviluppare le idee in un vero e proprio piano d’impresa, lo faremo mettendo a disposizione i nostri servizi, il nostro sistema del credito e coinvolgendo anche la Regione».

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