Lupo (Pd) eletto vicepresidente dell’Ars Le opposizioni: «Regime della maggioranza»
E intanto altri sei deputati passano con i democratici
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PALERMO - Giuseppe Lupo è il nuovo vice presidente dell’Ars. Il deputato del Partito Democratico ha sconfitto al ballottaggio il parlamentare del centrodestra, Santi Formica. Lupo ha ottenuto 39 preferenze, 16 in più rispetto al primo turno. Formica, appoggiato da Forza Italia e Pid-Cp, si è fermato a 27 voti. Due le schede bianche, 8 gli assenti. Al voto per il ballottaggio non hanno partecipato i deputati del gruppo 5stelle che sono rimasti fuori dall’Aula. La maggioranza, dunque, ha votato quasi compatta per Lupo, che subentra a Salvo Pogliese (Fi), il quale si era dimesso da deputato, e quindi da vice presidente, dopo esse stato eletto a Strasburgo. L’ufficio di presidenza dunque risulta così composto: presidente Giovanni Ardizzone (Udc), vice presidente vicario Antonio Venturino (Misto), vice presidente Giuseppe Lupo (Pd), presidente questori Franco Rinaldi (Pd), questore Paolo Ruggirello (Pd), questore Nino Oddo (Megafono), segretari Anthony Barbagallo (Pd), Orazio Ragusa (Udc), Cataldo Fiorenza (Mpa), Salvatore Lo Giudice (Drs). La maggioranza dunque conta ben 9 componenti su 10. Fuori dal Consiglio quasi tutta l’opposizione: Forza Italia, Ncd, Pid-Cp, lista Musumeci e M5s. Opposizione che ora grida allo scandalo. «La dittatura della maggioranza ora è completa» tuona il gruppo parlamentare del M5S all’Ars, secondo cui l’elezione di Lupo «chiude le porte dell’ufficio di presidenza al M5S, cioè al maggiore partito dell’opposizione e persino a rappresentati della finta opposizione». «L’arroganza di questa maggioranza - commentano il capogruppo Salvatore Siragusa e Francesco Cappello - è insopportabile. Il palazzo è completamente blindato, alla faccia della trasparenza che cerca di contrabbandare il presidente Ardizzone. Le decisioni che contano verranno prese nel segreto delle stanze e fatte passare sopra la testa di tutti i siciliani». Duro anche il giudizio di Ncd. Per il gruppo del Nuovo centro destra «il Pd ha letteralmente rubato gli spazi che l’uso democratico delle istituzioni da sempre lascia alle opposizioni». E sottolineando «l’arroganza di una maggioranza cannibale», Ncd chiede anche a Lupo di dimettersi. Di «gesto di grande prepotenza politica» parla Vincenzo Gibiino coordinatore di Forza Italia in Sicilia, secondo il quale «ci troviamo di fronte a una elezione irregolare perché la vicepresidenza doveva essere espressione dell’opposizione, a tutela di tutti gli elettori e di tutti i cittadini» e quindi «il candidato del Pd non poteva essere ammesso alle votazioni». Alle polemiche risponde direttamente il neo vicepresidente dell’Ars: «Le forze di minoranza avevano quattro candidati - ha spiegato Lupo - e noi per mesi abbiamo detto loro che qualora avessero offerto una candidatura unitaria, noi l’avremmo sostenuta. Non è stato così». In effetti anche stamattina le opposizione si erano presentate alla prima votazione in ordine sparso, ovvero con candidati differenti: Santi Formica (Lm) sostenuto da Forza Italia e Pid, Nino D’Asero del Ncd e Giovanni Di Mauro del Mpa. Il M5s aveva candidato Francesco Cappello.