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Messinese: “Direttorio come Dorian Gray, si dimetta”

Di Fabio Russello |

Il sindaco di Gela, Domenico Messinese, eletto lo scorso anno nella lista del M5S ed espulso poco dopo la sua elezione, ha scritto a Davide Casaleggio, esprimendo la propria posizione sui fatti della giunta capitolina e sul ruolo del «direttorio». «Le contraddizioni dell’amministrazione Raggi rischiano di snaturare il messaggio originario del Movimento Cinque Stelle», si legge nella nota di Messinese.

«La mia, altre epurazioni e oggi le vicende romane – continua l’ex pentastellato – non sono più solo indizi, ma rappresentano la prova che il Direttorio stia prendendo le sembianze di un Dorian Gray della politica». «Concordo con il collega di ventura, Federico Pizzarotti, che ormai questo organismo va azzerato per i suoi reiterati fallimenti. Il mio caso è uno tra i più emblematici. Tra le fandonie costruite ad arte, mi hanno calunniato di aver ceduto alle lobby quando la mia amministrazione ha ingaggiato a loro carico le più grandi battaglie mai intentate finora al fianco dei cittadini. Dopo l’allontanamento forzoso dal Movimento – spiega Messinese – ho chiamato in giunta assessori scelti tra gli attivisti del meet up, mentre il direttorio, anziché visionare le mie repliche, ha ceduto alle seduzioni di certi capibastone che in Sicilia stanno praticando quel familismo incestuoso contro cui noi tutti lottiamo ogni giorno in nome di una nuova società meritocratica».

Per il sindaco di Gela «vanno riviste le espulsioni sospette, ma soprattutto va accelerato il virtuoso disegno di creare la ‘Fondazione Casaleggiò in cui un comitato scientifico rimpiazzi finalmente questo direttorio, prima che il M5S si autodistrugga tra inchieste a orologeria, contrasti con la base, guerra di correnti, infiltrati amorali e preconcetti carichi di personalismi».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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