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Milano: indagini e perquisizioni Digos su occupazioni abusive case Aler

Di Redazione |

Milano, 14 nov. (Adnkronos) – Sembra delinearsi un vero e proprio racket delle occupazioni abusive a Milano secondo i primi risultati delle indagini della Digos, che due giorni fa ha eseguito tre perquisizioni domiciliari, sequestrato cinque cellulari e indagato quattro persone per concorso nel reato di concussione e reati in materia di immigrazione.

L’indagine, in cui è coinvolto un ex dipendente Aler oggi in pensione, è iniziata a febbraio 2020, quando tre donne avevano riferito alla polizia di aver avuto a che fare con un ex dipendente di mezza età, che in cambio di favori sessuali e soldi, avrebbe permesso loro di avere un appartamento libero subito. Alla fine, dopo una serie di intercettazioni telefoniche, una delle tre donne, una marocchina di 32 anni con precedenti, più che vittima è risultata il ‘capo’ di una rete di contatti nella zona di via Voltri per indicare appartamenti sfitti ai connazionali bisognosi di una casa. Un suo complice, un 33enne italiano, era il ‘tecnico’ in grado di sfondare le porte e allacciare abusivamente luce e gas agli occupanti.

Il 64enne incensurato, che all’inizio delle indagini lavorava per l’Aler e che ora si trova in pensione, “non si è distinto per potenzialità delinquenziale ed è oggetto di indagini per quanto raccontato su di lui dalle tre donne”, spiega la polizia. A casa della donna è stato trovato anche un suo connazionale di 26 anni che si sarebbe messo in contatto con lei perché potesse trovargli una sistemazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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