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Mostre, a Catania la Tavola bifronte di Antonello da Messina

Di Redazione |

CATANIA – La grande esposizione “Da Giotto a de Chirico – I Tesori nascosti” che fino al 20 maggio 2018 sarà ospitata a Catania nei prestigiosi spazi museali di Castello Ursino si arricchisce di un capolavoro del Quattrocento, la preziosa Tavola Bifronte di Antonello da Messina che raffigura su un lato la Madonna con il Bambino benedicente e francescano in adorazione e sull’altro l’Ecce homo. L’opera, custodita al Museo Regionale di Messina, è un dipinto in tempera grassa su tavola, databile al 1465-1470. Il dipinto faceva parte della collezione privata berlinese di Wilhelm Soldan dal 1930 e venne acquistato nel 2003 dalla Regione Siciliana ad un’asta di Christie’s. Le sue dimensioni (16 x 11,9 cm) fanno pensare ad un’opera creata per la devozione privata, probabilmente un’effigie destinata alla cella di un frate. La Tavola Bifronte con i suoi riferimenti alla pittura fiamminga e provenzale testimonia il respiro europeo di Antonello e si è imposta all’attenzione della critica internazionale per la straordinaria qualità della pittura.

La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi, è un progetto di Contemplazioni, con il patrocinio del Comune di Catania, promossa da Fenice Company Ideas e dalla Fondazione Cavallini Sgarbi, con il sostegno di SAC e di Confcommercio Catania, SNAG (Sindacato Nazionale Autonomo Giornalai), FIT (Federazione Italiana Tabaccai) e Sostare. L’obiettivo di questa grande esposizione è raccontare attraverso preziosi tesori “nascosti” lo svolgimento della storia dell’arte italiana, da Giotto, l’artista che ha rinnovato la pittura, a Giorgio de Chirico che, affascinato dell’arte antica, fu il principale esponente della pittura metafisica, attraverso la quale tentò di svelare gli aspetti più misteriosi della realtà. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA