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Mps: perizia su bilanci Profumo, ‘aumenti capitale per inadeguate valutazioni su crediti’
Milano, 6 mag. (Adnkronos) – Le errate rettifiche su crediti deteriorati hanno avuto effetti rilevanti sul bilancio di Mps, in particolare sul patrimonio netto contabile, e hanno costretto il gruppo a ricorrere a più aumenti di capitale. E la sintesi del collegio peritale, composto da Gian Gaetano Bellavia e Fulvia Ferradini, chiamato dal giudice di Milano Guido Salvini, a stabilire l’operato dei vertici dal 2012 al 2017 e a stabilire se le rettifiche sui crediti deteriorati e in sofferenza iscritte nei bilanci di Rocca Salimbeni siano state contabilizzate tardivamente con conseguente inadeguatezza delle svalutazioni nei bilanci.
La perizia si inserisce nel processo che vede indagati per falso in bilancio l’ex presidente di Mps Alessandro Profumo (attuale ad di Leonardo), l’allora amministratore delegato Fabrizio Viola e Paolo Salvadori ex presidente del collegio sindacale della banca. Nella corposa relazione, gli esperti hanno analizzato 1029 fascicoli di credito, che hanno portato a una relazione di 5662 pagine a cui si aggiungono allegati per altre 56mila pagine, si sottolinea come “in relazione agli aumenti di capitale avvenuti in quegli anni è risultato che le rettifiche nette su crediti non contabilizzate per competenza negli esercizi di cui si è detto per complessivi 11.420,81 milioni, pari a 7.766,15 milioni al netto dell’effetto fiscale, sono di importo pressoché analogo agli intervenuti aumenti di capitale avvenuti fra il 2014 e il 2015, ammontati ad 8 miliardi”.
Per i periti “è ragionevole ipotizzare che dette differenze fossero il frutto di inadeguate valutazione dei crediti da parte del gruppo Mps”, e si sottolinea come “una puntuale valutazione dei crediti da parte della banca nei rendiconti periodici dei primi tre trimestri del 2015 avrebbe comportato risultati notevolmente differenti”, non possibili da quantificare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA