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Natale, ragù di lenticchie e polpette di zucca: quando il cenone è vegano

Di Maria Elena Quaiotti |

Nel 2013 fu il “Christmas Tinner” ovvero il cenone di Natale in scatola; l’invenzione di un’azienda inglese che ha voluto così concentrare in lattina i piatti tipici della tradizione. Il trend di oggi è la variante vegana del “cenone di Natale in scatola” condensato in nove strati dall’antipasto al dolce. Purtroppo (o per fortuna?) è in vendita solo in Inghilterra, se pur al conveniente prezzo di poco meno di due sterline. Senza dubbio risulta poco proponibile sulle tavole dei siciliani, che per gli appuntamenti gastronomici delle feste riescono a rimanere fedeli alla tradizione anche nella versione veg, dagli antipasti al classico cotechino per il cenone di San Silvestro.

Abbiamo scelto per voi un menu di facile preparazione, per soddisfare gli appetiti di eventuali ospiti che abbiano deciso di eliminare dalla propria alimentazione tutti gli alimenti di origine animale, quindi carne, pesce, latte e suoi derivati e miele rispettando la definizione “il vegano è colui che mangia tutto senza mangiare nessuno”. Cominciamo dagli antipasti, immancabili in una cena che si rispetti: dalle polpette di zucca, salvia e ceci al forno (non dimenticate la copertura croccante di farina di mandorle), a quelle di tofu, pomodori secchi e olive (con aggiunta di origano, maggiorana, capperi e menta) fino al plumcake salato variegato alle erbette e carote (preparato con la farina di ceci, olio di semi di girasole, yogurt bianco di soia e semi misti di zucca, girasole, lino e sesamo).

Un piatto sfizioso da aggiungere al pranzo o cena delle feste come antipasto o piatto unico è la focaccia con melanzane e pesto di pistacchi. La focaccia, di farina integrale, verrà condita con rondelle di melanzane cotte al forno e il classico pesto di pistacchi. E, immancabile, la caponata, nella versione di melanzane e tempeh. Per i “profani” del “veg” il tempeh è più conosciuto come “carne di soia” Per una versione light le melanzane vanno saltate in padella insieme al resto degli ingredienti, quindi tempeh, carota, sedano, cipolla, olive verdi, mandorle, capperi e uvetta, solo alla fine una spolverata di basilico e il classico agrodolce. Immancabili le lasagne, ma non immaginate le classiche: la versione vegana prevede al posto della pasta il pane carasau, ragù di lenticchie e besciamella preparata con latte di soia o avena (non dolcificato). Per il ragù di lenticchie procedete con il classico soffritto di carota, sedano e cipolla, saltate le lenticchie insieme al soffritto e ricoprite con la passata di pomodoro e due mestoli di brodo caldo. Una foglia d’alloro per aromatizzare, et voilà.

Un secondo ideale, al forno, è il cavolfiore impanato con salsa affumicata, a base di sciroppo d’acero, e sesamo: il cavolfiore viene impanato con una pastella di farina integrale e latte di mandorla, passando poi i bocconcini nel pane grattato. E il dolce? C’è l’imbarazzo della scelta tra rotolini di crèpes con banane e crema al cacao, una ricetta veloce ad alto tasso di golosità, l’impasto delle crépes in questo caso si realizza con farina integrale, latte vegetale e vaniglia in polvere; fagottini di pere al rum con gocce di cioccolato fondente, le pere vanno caramellate in padella e sfumate con il rum, poi avvolte in una pasta sfoglia integrale insieme alle gocce di cioccolato e una spolverata di noce moscata, spennellando i fagottini con latte vegetale prima di infornarli.

E a San Silvestro nessuna rinuncia al cotechino, preparato con seitan, tofu, lenticchie e patate lesse, e spezie a gradimento, l’impasto va avvolto in un foglio di carta forno bagnato dandogli la forma del cotechino e cotto immergendolo in brodo vegetale con salsa di soia. Da servire con le lenticchie o, come da tradizione, con purè di patate, latte di soia e paprika.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA