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Omofobia: amico vittima, ‘tanti insulti da quei ragazzini, è stato terribile ma Palermo è altro’

Di Redazione |

Palermo, 30 mag. (Adnkronos) – “Stavamo camminando in via Maqueda, in mezzo a una folla di gente, quando all’improvviso un gruppo di giovanissimi ci ha raggiunti e ha iniziato a insultarci, soprattutto il mio amico Stefano, che camminava accanto al suo amico in modo affettuoso. E’ stato terribile. Ci siamo molto spaventati. Ma Palermo non è questa, ci piace. Siamo andati verso il mare, raggiungeremo un’isola e vogliamo dimenticare quanto accaduto”. A parlare con l’Adnkronos è Renato, un attivista lgbt di Bologna, che ieri sera ha assistito all’aggressione omofoba nei confronti di una coppia di gay di Torino.

“Siamo arrivati ieri in sei – racconta – e stavamo camminando tranquillamente quando siamo stati circondati. In particolare ce l’avevano con Stefano e il suo amico”. “Tra gli aggressori c’erano anche delle ragazze – racconta – erano tutte giovanissime. Hanno iniziato a fare dei commenti, a lanciare degli insulti. C’è stato uno scontro verbale, a quel punto ci stavamo allontanando e loro hanno preso le bottiglie e si sono scagliati contro di noi. Urlavano frasi omofobe e tanti insulti”.

Parlando di chi dice che questo episodio non va strumentalizzato per fare approvare il ddl Zan, Renato dice: “Non saremo certamente noi a strumentalizzarlo. In ogni caso, il ddl può fare ben poco, ci vorrebbe un intervento culturale nelle scuole, a tappeto, per cambiare questa cultura”. E poi conclude: “Abbiamo ricevuto tanti messaggi di solidarietà a Palermo tra ieri e oggi – dice – tante persone ci hanno chiamato. Perché Palermo non è solo quello che è accaduto ieri…”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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