Operaio Oikos morto, donati gli organi di Nunzio Di Bella

Di Redazione / 18 Agosto 2014

Saranno donatigli organi di Nunzio Di Bella, il quarantaquattrenne coordinatore dell’Oikos rimasto vittima del gravissimo incidente stradale avvenuto alle 6 del mattino di domenica 10 agosto in via Acquicella Porto. Di Bella, sposato e padre di tre figli, era alla guida di una «Fiat Panda» aziendale assieme a un sorvegliante e ad un operatore della stessa Oikos, quando all’incrocio con la via Ferrovia la loro utilitaria è stata
centrata in pieno da una «Bmw» station wagon proveniente
dal Faro Biscari guidata da un manovale romeno che, ubriaco,
procedeva a ben oltre 140 chilometri orari. Di Bella è spirato dopo sette giorni di agonia all’ospedale Vittorio Emanuele di Catania. Il sindaco Enzo Bianco ha annunciato che il Comune si costituirà parte civile contro chi ha ucciso Nunzio Di Bella. La moglie della vittima ha detto sì all’espianto degli organi. Già nella tarda serata di sabato un’équipe dell’Issmett di Palermo ha eseguito l’espianto del fegato, mentre lo staff della chirurgia dei trapianti d’organo del Policlinico di Catania, diretto dal professore Pierfrancesco Veroux, ha eseguito l’espianto dei due reni. I relativi trapianti sono stati effettuati nelle prime ore del pomeriggio di ieri. Il fegato è andato ad un “ricevente” ricoverato alla stessa Issmett, mentre i reni sono stati trapiantati uno al Civico di Palermo e l’altro al Policlinico di
Catania. E ieri sera Di Bella è stato ricordato anche dai tifosi del
Catania, che hanno esposto al “Massimino” uno striscione
con la scritta “Riposa in pace grande uomo. Ciao Nunzio”

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