Otto anni fa l’omicidio di Stefania Noce, una voce impegnata per le donne

Di Carmen Greco / 27 Dicembre 2019

CATANIA – Oggi, 27 dicembre, sono passati otto anni dall’omicidio di Stefania Noce, la studentessa dell’Università di Catania, impegnata sul fronte dei diritti delle donne che venne uccisa dall’ex fidanzato Loris Gagliano nella casa dei nonni, a Licodia Eubea, il 27 dicembre 2011.

La ragazza venne accoltellata a morte e l’omicidia non risparmiò nemmeno il nonno di Stefania, ucciso anche lui. Gagliano subito dopo il duplice omicidio si allontanò a bordo della sua Ford Ka, ma la fuga fu interrotta nel primo pomeriggio quando l’omicida fu bloccato sul lungomare di Acate, in provincia di Ragusa, con i vestiti ancora macchiati di sangue e il coltello usato come arma. Ai carabinieri e al gip confessò di essere l’autore del duplice omicidio.


Il giovane era stato processato in primo grado con il rito abbreviato e il gup di Caltagirone lo aveva condannato alla pena dell’ergastolo il 5 aprile del 2013. Sentenza diventata poi definitiva.

Il Dipartimento di Scienze Umanistiche ha intitolato a Stefania l’aula A2 del Monastero dei Benedettini. Nella targa dell’aula si leggono le sue parole:“Nessuna donna può essere proprietà oppure ostaggio di un uomo, di uno Stato, né di una religione”, parole  tratte dal suo scritto “Ha ancora senso essere femministe”.

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