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Palermo, neonata trovata in un cassonetto

Palermo, neonata trovata in un cassonetto ma la piccola muore poco dopo in ospedale

Sono stati alcuni passanti a sentire i vagiti, inutili i soccorsi

Di Redazione |

PALERMO – Una neonata con il cordone ombelicale ancora attaccato è stato trovata in un cassonetto di via Di Giorgi a Palermo, ma è morta poco dopo in ospedale. A dare l’allarme al 118 erano stati alcuni passanti avvertiti da un clochard che stata rovistando tra i rifiuti con un bastone e aveva sentito i vagiti della bambina appena nata provenire dall’interno di uno dei cassonetti dell’immondizia sistemati in via De Giorgi, nei pressi di una pizzeria-rosticceria. La piccola – che si trovava all’interno di un borsone rosso – è stata portata d’urgenza all’ospedale pediatrico Di Cristina di Palermo e ricoverata immediatamente nel reparto di Neonatologia dove i medici hanno cercato di strapparla alla morte. Ma invano. La neonata è deceduta proprio mentre i medici la stavano intubando.   Del caso si occupano i carabinieri, intervenuti immediatamente sul posto insieme con gli operatori del 118. Indagini sono in corso per risalire a chi si “disfatto” della nenonata in questa maniera barbara, ma finora i carabinieri – che hanno raccolto alcune testimonianze nella zona – non hanno trovato persone che possano aiutare a identificare l’infanticida. I carabinieri fanno appello a tutta la cittadinanza a collaborare alle indagini e a chiamare il 112 nel caso in cui abbiano notato la presenza di persone sospette con un borsone rosso aggirarsi nei pressi di via Ferdinando Di Giorgi. All’interno del cassonetto sono state trovare anche un paio di forbici presumibilmente utilizzate per recidere il cordone ombelicale.   Una donna ha raccontato ai carabinieri di aver visto «un camion che tra le 7 e 30 e le 8 che ha fatto una strana manovra nella zona dei cassonetti». «Pensavo fosse qualcuno che stava svuotando il cassone del grosso mezzo – ha detto -. Poi appena ho saputo della bambina trovata nel cassonetto sono corsa giù e ho raccontato tutto ai carabinieri». Un altra testimone, Luigi Nitide, ha detto di aver notato «il solito barbone della zona che gira attorno e che usa un bastone con un uncino tirare qualcosa dal cassone e poi richiamare l’attenzione di due donne e poi precipitarsi verso la pizzeria. Subito si è sparsa la voce del ritrovamento del bambino. Solo poi abbiamo saputo che era una bambina. Sono veramente scioccato da questa storia. Sono nonno e non ce l’ho fatta a guardare dentro il cassonetto. I bimbi vanno coccolati e amati. Non vanno uccisi, assolutamente no». Tanta la gente che si è ritrovata nel luogo della tragedia mentre i militari tiravano fuori dal cassonetto un vestito nero, un tappeto intriso di sangue colore beige che conteneva ancora la placenta. «È assurdo quello che è successo oggi – ha affermato Mariano Interollo – È davvero triste dovere raccontare ancora oggi di una morte così assurda. Siamo rimasti tutti senza parole, tanto che sono state due signore mentre tutti ci guardavamo attoniti a chiamare il 118 e la polizia. Una tragedia terribile».   La Procura di Palermo che indaga sul decesso della neonata nel frattempo aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio volontario. Il pm titolare dell’indagine, Nino di Matteo, ha disposto l’ispezione cadaverica sul corpo della bambina e il sequestro della cartella clinica. I carabinieri, a cui è stata delegata l’indagine, stanno cercando di verificare se vicino al cassonetto ci sono delle videocamere che potrebbero avere ripreso chi ha abbandonato la piccola. Una videocamera è già stata individuata e al momento le immagini sono visionate dagli investigatori, ma non è ancora noto se ci siano fotogrammi utili all’identificazione di ha lasciato morire la neonata. La piccola, che non sarebbe extracomunitaria, secondo i primi accertamenti era sana e sarebbe venuta al mondo con una gravidanza normalissima. Non è escluso che venga disposta l’autopsia.

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