Palermo, veterinario invoca l’eutanasia per i randagi: è bufera

Di Redazione / 27 Gennaio 2015

PALERMO – Un post su Facebook potrebbe costare caro al veterinario palermitano Luigi Zumbo, che la settimana scorsa, mentre correva nel parco della Favorita, è stato aggredito da un cane randagio. Quello che era un duro sfogo su un social network è stato preso come spunto per la denuncia del partito animalista europeo all’ordine dei veterinari, che ha convocato Zumbo per la prossima settimana. È il primo step per l’apertura di un procedimento disciplinare.   Mostrando la gamba “azzannata” in una foto, con i buchi sanguinanti lasciati dal randagio, Zumbo scrive «Ecco cosa può succedere quando incontri un branco di cani in Favorita. Prego perché accada lo stesso a tutti i componenti dell’unità cinofila della polizia municipale ed agli animalisti benpensanti. Cane stupido e coglione, ho solo un’opzione per questi cani… cattura ed eutanasia… la mia reazione gli rimarrà impressa per alcune settimane… tornerò a fare una corsetta in quella zona per vedere se la lezione è servita».   Il post – poi rimosso dalla bacheca del social network, ha scatenato una bufera sul giovane veterinario palermitano che, invece di gettare acqua sul fuoco, ha rincarato la dose alludendo, sempre su Facebook, alla “lezione” data al cane. In queste ore è partito anche un mail bombing di protesta contro il dottore su facebook per sommergere di posta elettronica l’Ordine dei veterinari e altri organismi di controllo e cura degli animali.

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