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Panettoni, dalla nduja al goji: il Sud insegue le tendenze
ROMA – Non più solo a Milano. Avanzano dal Sud Italia gli artigiani del panettone sdoganando la creatività del dolce tipico di Natale nato storicamente nel capoluogo meneghino e nel Settentrione. Tra le prime novità che si fanno largo, per queste festività natalizie, il panettone alla nduja (insaccato calabrese di consistenza morbida e dal gusto più o meno piccante) realizzato a Caulonia (Reggio Calabria) da Marco Macrì, ma ci sono anche quelli di altri pasticceri del Mezzogiorno realizzati tutti con ingredienti locali e che vanno dall’olio extravergine alla mela annurca fino ai fichi bianchi del Cilento e noci, per fare qualche esempio.
Tra i vari gusti proposti ci sono anche quelli al pistacchio e all’amarena, frutti di bosco, mandarino, limone, alla nutella e al tiramisù. Non mancano poi quelli con un kit che prevede creme spalmabile come quella al pistacchio, mandorle e caffè dell’azienda siciliana Fiasconaro, che propone anche un panettone tradizionale con vino perpetuo Vecchio Samperi di Sicilia. La creazione è nata dalla collaborazione con Dolce&Gabbana e prevede una boccetta con nebulizzatore che accompagna il panettone con al suo interno il vino perpetuo Vecchio Samperi da spruzzare direttamente sul dolce. Tra gli emergenti ci sono poi i panettoni nutraceutici al goji realizzato dalla pasticceria Fiorino di Palmi (Reggio Calabria) con olio extravergine e bacche di goji al 77% di provenienza Gojiitaliano (Amato-Taurianova, Reggio Calabria). La farcitura è realizzata con crema di bergamotto. Il prodotto e chiamato “Pangoji” La media di costo di tutte le specialità del Sud va dai 25 euro ai 31 euro. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA