20 dicembre 2025 - Aggiornato alle 14:33
×

Parcheggiatori abusivi, le mani sulla città “presidiate” quasi tutte le piazze di Catania

Gli illegali del centro storico. Il Comune: la gente dica no FOTO

Carmen Greco

19 Gennaio 2015, 03:01

Catania, parcheggiatori abusivi nei pressi dell'Agenzia delle Entrate

Parcheggiatori-abusivi-le-mani-sulla-citt-f8687b767523cd8557b35adec1ab8e8f_1618650743684

«Buonasera... ». Il saluto del parcheggiatore abusivo arriva alle spalle ancor prima che spegni il motore “ma dov’era nascosto? ”. Il catanese se lo chiede ed ha diverse reazioni. Paga senza fiatare (”tanto siamo a Catania”), contratta il prezzo dei 2 euro che pretende l’abusivo (”ssì voli cci nni rugnu unu... ”), fa il furbo (”... al ritorno”), ci litiga (caso raro per paura di ritorsioni alla macchina). Atteggiamenti diversi per affrontare un fenomeno storico duro a morire. Alzi la mano chi, ospitando amici provenienti da altre città d’Italia, non abbia balbettato cercando di spiegare perché ci sono i parcheggiatori abusivi a Catania. Abbiamo fatto un giro serale nelle zone più “calde” del parcheggio abusivo, quelle a ridosso, o propriamente, in centro storico. Le stesse, nelle quali con la nuova tariffazione notturna di 2 euro (dalle 21 alle 3 di notte) si dovrebbe parcheggiare contribuendo a rimpinguare le casse comunali e non quelle delle cosche che controllano anche la gestione dei parcheggi abusivi.  

 

La “novità” della tariffa unica notturna non ha sconvolto più di tanto l’esercito di parcheggiatori illegali. Il sistema per continuare a guadagnare è stato immediatamente trovato. Se un automobilista dovesse sventurarsi a fare il biglietto per la sosta notturna ma, com’è prevedibile, rientra prima delle 3 di notte, il parcheggiatore gli chiede di farselo consegnare (”tanto lei cchi nna’ fari... ”). Al prossimo che arriva e non vuole pagare regolarmente altri 2 euro, l’abusivo offre il biglietto, disciamo così, di “seconda mano”, ma se lo fa pagare la metà, intascando comunque un euro. Non tutti, ovvio, sono disposti a regalare il biglietto della sosta “non consumata”, ma basta l’esempio per dimostrare come i sistemi illegali siano molto più “adattabili” di qualsiasi regola ed ordinanza.  

 

In questa babele notturna del parcheggio selvaggio c’è, comunque, posto per tutti. Per esempio, via Monsignor Ventimiglia, subito dopo l’incrocio con corso dei Martiri. Scendendo verso gli Archi della Marina, il primo incrocio è con via De Curtis. Sulla destra c’è una piazzola con le scrisce blu nella quale «vige» la tariffazione notturna a due euro fino alle 3 di notte. Ma, basta svoltare a sinistra che, davanti al cinema c’è un parcheggiatore abusivo (che occupa ovviamente strisce blu) e, cinquanta metri più in là in piazza Falcone, cioè sullo spiazzo teoricamente pedonale, davanti alla chiesa del Crocifisso della Buona Morte, c’è un altro manipolo di abusivi. Ognuno con il suo “pezzo” di Catania sottratto al territorio.  

 

A Catania, lo sanno tutti, ci sono zone in cui i parcheggiatori sono invecchiati sui marciapiedi che presidiano e forse meriterebbero pure una pensione. Questo, sotto le Amministrazioni di tutti i colori, sotto tutti i sindaci e sotto tutte le generazioni di catanesi che continuano a foraggiarli. Finiscono sui giornali solo quando esagerano, minacciano, danneggiano, alzano le mani, insomma, quando commettono un reato vero e proprio. Intascare, invece, ingenti somme di denaro per conto dei clan che li “piazzano” su strade e piazze, non è ancora percepito dai catanesi come un reato. Eppure sarebbe un’estorsione. Ci sono state intercettazioni telefoniche in cui i boss di quartiere oltre alle piazze per lo smercio della droga parlano anche di quanto rendano i parcheggi abusivi davanti a quella determinata sala bingo, quel cinema o quel ristorante.  

 

Secondo l’assessore comunale alla Mobilità, Saro D’Agata, «il messaggio che deve passare è che gli abusivi non sono poveri disgraziati che lo fanno per sbarcare il lunario, ma fanno parte di clan che controllano il territorio. D’altronde il danneggiamento, a tutt’oggi, di 19 parcometri ne è la testimonianza. Chi poteva avere interesse a farlo? ».  

 

D’Agata annuncia anche alcune novità sulle contestatissime strisce blu notturne. «L’obiettivo - spiega - era e resta quello di attrarre meno auto possibili al centro e, nello stesso tempo, dare la possibilità ai cittadini di arrivare in centro con il bus. L’abbiamo fatto a livello sperimentale, dobbiamo adesso verificare se ha funzionato. Sicuramente ci sono stati problemi per il parcheggio in piazza Carlo Alberto. Io penso che bisogna spostare il parcheggio più a monte. Non più piazza Carlo Alberto, ma più al nord, piazzale Sanzio o piazzale Asia (le Ciminiere), ora vediamo. Questa sarà la mia proposta ne parlerò con gli altri colleghi della giunta e con il sindaco, ma credo che siamo tutti sulla stessa lunghezza d’onda».  

 

Tornando al tema dei parcheggiatori abusivi, per il vicecomandante dei vigili urbani, Stefano Sorbino «l’unico modo per il cittadino di per essere tutelato è la presenza di nostro personale sul luogo. Ovviamente affidando queste aree alla “Sostare”, un primo controllo dev’esserci anche da parte loro. Noi chiediamo ai cittadini di segnalare questo tipo di richieste da parte dei parcheggiatori abusivi in modo che si possa intervenire. L’unico modo per frenare il fenomeno è avere la collaborazione dei cittadini. Chiedo loro di aiutarci con le loro segnalazioni allo 095/531333 ma anche con i loro “no” a superare questa piaga, cui purtroppo, molti si sono assuefatti».