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**Pd: per Letta sostegno unitario, ma tra anime dem resta tensione**
Roma, 11 mar. (Adnkronos) – Enrico Letta è tornato a Roma. E’ arrivato nel primo pomeriggio a casa sua, a Testaccio, con una ventiquattrore e una borsa della Business School dell’Università di Bologna. La possiamo chiamare segretario? “Non ancora”, la risposta dell’ex-premier che domani, secondo le previsioni di tutto il Pd, scioglierà positivamente la riserva. Un rientro subito operativo. Ma non tanto, o non solo, sulle vicende dem. Letta infatti ha partecipato a due iniziative.
Una dell’Italian Society del King’s College London dal titolo ‘The future of Italy in Europe’ e l’altra dell’Arel, ‘La politica economica di Biden e gli scenari post-Covid’ con la relazione del premio Nobel Michael Spence della Stanford University. Un mood destinato a subire una decisa sterzata da domani, se l’ex-premier accetterà la richiesta di guidare il partito.
Intanto, quasi al termine delle 48 ore che si era dato, cresce il consenso attorno a Letta che in queste ore ha parlato con i principali dirigenti dem Nicola Zingaretti, Dario Franceschini, Andrea Orlando e non sono esclusi contatti con i big delle altre componenti. Via Facebook arriva l’endorsement del segretario dimissionario: “Sono convinto -scrive Zingaretti- che la soluzione più forte ed autorevole per prendere il testimone della segreteria sia Enrico Letta”. Quello che si profila è un sostegno pressoché unitario, visto che alla maggioranza dovrebbe unirsi anche Base Riformista orientata a dare il proprio appoggio all’ex-premier. E’ stata archiviata l’ipotesi di una candidatura femminile. C’era Debora Serracchiani in pole. Oggi ha ringraziato via Fb le donne dem che avevano fatto il suo nome ma “ora serve massima unità”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA