Regione, i partiti accelerano sulla crisi
Regione, i partiti accelerano sulla crisi Nel Crocetta ter ci saranno anche deputati
Riunioni febbrili e vertice notturno sui nomi nuovi in giunta
PALERMO – Potrebbe essere questione di ore per il Crocetta ter. La partita si sta giocando sulla natura della nuova giunta, col governatore Rosario Crocetta che a sorpresa ha aperto all’ipotesi di includere nella sua squadra anche deputati in carica per dare un peso più politico e avere maggiore coesione con l’Assemblea regionale, aspetto questo che è stato il tallone d’Achille del Crocetta bis. Le due anime del Pd, “renziani” e “cuperliani”, si sono riunite per l’intera giornata, ragionando sull’architettura che dovrà avere la giunta alla luce delle nuove indicazioni del presidente. In serata è previsto un vertice tra Crocetta e i “pontieri” del Pd, nel tentativo di velocizzare la soluzione della crisi. E c’è chi non esclude un’accelerazione anche in nottata, con la convocazione di un vertice lampo, se i partiti avranno pronti anche i nomi da proporre. In questo modo Crocetta potrebbe presentarsi all’Ars domani con la nuova squadra. Anche oggi il governatore ha ribadito che vuole una “giunta di alto livello” per potere andare avanti fino alla fine della legislatura affrontando i nodi delle riforme, come concordato col sottosegretario alla Presidenza Graziano Delrio che ha aperto una linea di credito nei confronti della Regione per salvarla dal default (mancano 2-3 miliardi per chiudere il prossimo bilancio). Due, al momento, sono i punti fermi: le conferme di Lucia Borsellino alla Sanità e di Linda Vancheri alle Attività produttive, espressione di Confindustria. Per il resto è un puzzle da costruire pezzo per pezzo. Crocetta vorrebbe anche la riconferma di Nelli Scilabra, l’ex alla Formazione che ha smantellato il sistema degli enti professionali, ma che è finita al centro delle critiche dell’opposizione ma anche di pezzi della maggioranza per avere “estremizzato” lo scontro con l’apparato burocratico e non avere costruito in tempo l’alternativa, lasciando in sofferenza 8 mila lavoratori del settore. Tra le proposte messe sul tavolo dalle colombe della coalizione c’è un ritorno in giunta a tempo della Scilabra, sempre con la delega alla Formazione, per farle concludere la riforma, ferma nelle commissioni parlamentari, per poi affidarle un altro incarico. Mediazioni sul filo di lana che potrebbero ribaltare gli scenari di fronte a posizioni di irrigidimento, da una parte o dall’altra. L’intenzione del governatore però è di chiudere in fretta: «Voglio ricomporre assolutamente la maggioranza, è l’obiettivo primario. Anche per respingere gli attacchi del vecchio sistema di potere che in Sicilia vuole impedire i cambiamenti».