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Restituzioni milionarie ai medici dopo Catania e Trapani ora Palermo

Restituzioni milionarie ai medici dopo Catania e Trapani ora Palermo

Consegnati 10 mln a 300 “camici bianchi” che non avevano ricevuto il giusto compenso per gli anni di scuola di specializzazione post-laurea

Di Antonio Fiasconaro |

PALERMO – Dopo Catania (8 milioni di euro) e Trapani (7 milioni) anche Palermo. La Consulcesi, realtà leader in Italia e in Europa per la tutela dei professionisti sanitari, oggi ha consegnato a 300 medici siciliani presso l’Ordine di Palermo, assegni per un valore di 10 milioni di euro, con un range medio tra 30 e 70 mila euro a testa a quei “camici bianchi” che non avevano ricevuto il giusto compenso per gli anni di scuola di specializzazione post-laurea.

Una «restituzione senza precedenti», evidenzia l’associazione impegnata per il rimborso a favore dei camici bianchi ai quali non era stata riconosciuta la borsa di studio prevista da alcune direttive europee per gli anni di scuola post-laurea frequentati.

«I rimborsi – ha spiegato Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi – continuano a salire di pari passo con i milioni che l’associazione vede riconoscersi dai Tribunali di tutta Italia. Una recentissima sentenza della Corte d’Appello di Roma ha condannato lo Stato a pagare altri 17 milioni di euro, grazie ai quali sono diventati 362 i milioni ad oggi già riconosciuti in favore dei medici tutelati da Consulcesi. Una crescita continua e costante che aveva visto iniziare il 2014 con la cifra di 327 milioni, poi saliti a 345 ad aprile».

Anche i tempi per i rimborsi sembrano più rapidi: «Non appena notifichiamo la sentenza – spiega Marco Tortorella, legale di riferimento della Consulcesi per il contenzioso in oggetto – la presidenza del Consiglio dei ministri ci contatta per liquidare la somma dovuta ai camici bianchi. In questo modo i professionisti ottengono sempre più velocemente i rimborsi e lo Stato riesce a contenere i costi, risparmiando le spese di procedura e gli interessi».

«Significativo che la consegna avvenga nella casa dei medici – ha commentato il Salvatore Amato, presidente dell’Ordine di Palermo e presidente della Federazione regionale degli Ordini – il luogo ideale dove porre l’attenzione sui diritti della categoria».

A tal proposito Consulcesi sta sollecitando da tempo le istituzioni a trovare una soluzione. «Abbiamo già ottenuto la presentazione di tre Ddl – ha detto l’avvocato Sara Saurini, responsabile dell’area legale della più grande realtà di tutela in ambito medico – volti a garantire il diritto dei medici ed evitare allo Stato un esborso eccessivo; si tratta di un diritto al risarcimento che spetta però solo a coloro che avranno fatto ricorso prima della trasformazione in legge. Ma ci sono ancora migliaia di professionisti in attesa di vedersi rimborsare ciò che è loro diritto ricevere e, per questo motivo, per qualsiasi informazione specifica sono già a disposizione oltre 350 avvocati e consulenti legali che rispondono gratuitamente al numero verde 800.122.777 e sul sito www. consulcesi. it».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA