ROMA – Sono in corso a circa 120 miglia a sud di Lampedusa i soccorsi a dieci barconi carichi di migranti individuati questa mattina dai mezzi che perlustrano il canale di Sicilia. Quest mattina sembra che i barconi fossero 12: il numero più alto, hanno accertato i soccorritori, era dovuto al fatto che da un paio di gommoni sono partite due diverse chiamate di soccorso. Al momento una novantina di migranti che si trovavano a bordo di uno dei dieci gommoni, sono stati recuperati da un mercantile. Intanto altri 600 migranti partiti a bordo di sei gommoni dalle coste libiche sono stati soccorsi da autorità italiane e mercantili che si trovana in zona: trecentonovanta migranti, a bordo di quattro imbarcazioni, sono stati trasferiti a bordo della nave Peluso della Guardia costiera. Altri 184 migranti, a bordo degli altri due gommoni, sono stati soccorsi da una nave islandese del dispositivo di Triton. Tutti sono in viaggio verso le coste italiane anche se non é ancora nota la loro destinazione.   A Pozzallo nel frattempo sono sbarcati altri 280 migranti soccorsi nel Canale di Sicilia. Tra loro un giovane centroafricano che presenta una ferita di arma da fuoco e un altro che ha le dita della mano fratturate. La polizia di Stato li sta interrogando. Secondo una prima ricostruzione contro l’extracomunitario sarebbe stati esplosi arma da fuoco da trafficanti sulle coste della Libia per costringerlo a salire su gommoni. Sarebbe andato meglio all’latra extracomunitario al quale sarebbero state rotte solo le dita di una mano per far sì che salisse a bordo di uno dei barconi in partenza della coste libiche.   Ora la preoccupazione è per i dieci barconi avvistati a sud di Lampedusa, anche perché le condizioni del mare e del tempo on generale stanno peggiorando. Appresa la notizia, iI leader della Lega Nord Matteo Salvini non ha perso l’occasione per dire la sua esortando le autortà italiane a lasciarli al largo. In un post su Facebook ha scritto: «Dodici barconi carichi di immigrati (tutti pacifici?) sono stati segnalati a Sud di Lampedusa. Fosse per me li aiuterei, darei loro cibo e bevande. Li soccorrerei ma li terrei al largo e non li farei sbarcare. Ne abbiamo abbastanza».