Salvatore Leanza, l’ergastolano che voleva riprendersi il clan

Di Redazione / 08 Aprile 2015

Salvatore Leanza aveva un curriculum criminale di spessore era stato condannato per omicidio ed era ritenuto un sicario del suo clan. Dopo avere avuto inflitto l’ergastolo aveva avuto commutata la pena in 30 anni di reclusione. Finita di scontare con i benefici di legge era tornato libero e nel 2013 era rientrato a Paternò. Scontato la condanna per associazione mafiosa ed omicidi, tra i quali anche quello in danno di Alfio Rapisarda, avvenuto nel 1980, era ritenuto elemento di vertice del sodalizio mafioso Alleruzzo, già operante su Paternò e contrapposto a quello dei Laudani. Un ritorno, ipotizzarono subito carabinieri e Dda della Procura di Catania, che avrebbe influito sugli equilibri criminali della zona. E infatti il 24 giugno del 2014 due killer lo uccisero a colpi di pistola ferendo gravemente la moglie.

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