Sant’Agata, la festa entra le vivoI fuochi e dall’alba il giro esterno
Sant’Agata, la festa entra le vivo I fuochi e all’alba via al giro esterno
Dopo la carrozza del Senato, la processione per l’offerta della cera, i fuochi d’articificio in Piazza Duomo e l’omaggio musicale, il fercolo finalmente tra la gente. Ecco il percorso della vara
CATANIA – La carrozza del Senato, la processione per l’offerta della cera e “a sira o tri” fuochi d’articificio in Piazza Duomo e omaggio musicale a Sant’Agata. È entrata nel vivo la festa per la Patrona di Catania che adesso è pronta per essere abbracciata dalla città. Alle 5 nella basilica Cattedrale gli Amici del Rosario guideranno la recita dei misteri gloriosi che precederà l’esposizione delle sacre reliquie di S. Agata. Alle 6 l’arcivescovo mons. Salvatore Gristina presiederà la concelebrazione della s. messa votiva in onore di S. Agata e terrà l’omelìa. Alle 7 in piazza Duomo sarà mons. Barbaro Scionti, parroco e delegato arcivescovile della Cattedrale, a salutare i cittadini e a dare il via assieme ai devoti biancovestiti col sacco devozionale al giro esterno del fercolo, che segna il trionfale inizio del peregrinare delle reliquie di S. Agata per le vie di Catania, lungo il virtuale tracciato murario della città cinquecentesca.
Dopo la maestosa uscita da Porta Uzeda, dedicata al patrocinio agatino, il fiume bianco dei cittadini preceduto dal festoso incedere dei 12 ceri votivi, tira la vara per via Beato Dusmet con soste davanti alla Fontanella della Traslazione delle Reliquie, all’edicola marinara della Madonna della Lettera e S. Agata (dove il metropolita offrirà alla santa Patrona il tradizionale cero e benedirà le corone del Rosario per la preghiera guidata dagli Amici del Rosario), alla chiesetta del Santissimo Redentore o S. Agata alla Marina, sede dell’adorazione eucaristica perpetua del popolo della Civita, all’ingresso del Porto per l’omaggio delle istituzioni marittime., Autorità Portuale e Capitaneria di Porto.
L’attraversamento della Civita richiama i siti della Porta di Ferro di Tunisi, dell’eremo S. Francesco di Paola, del Collegio Cutelli (omaggio dei convittori), della Statua di S. Agata in piazza dei Martiri (protezione dalla peste del 1743) con i diversamente abili e gli animatori degli oratori. Grande attesa per il passaggio della vara davanti alla chiesa Signore Ritrovato in via Sei Aprile che ricorda l’insurrezione antiborbonica del 1837 al grido di “W S. Agata e l’Indipendenza! ”, e poi per viale Libertà (omaggio Insp); in piazza Jolanda riflessioni di don Franco Luvarà, arciprete-parroco di S. Maria di Ognina e membro del Missione Chiesa-Mondo. Il fercolo procederà per via Umberto, con sosta davanti la parrocchia SS. Crocifisso dei Miracoli e omaggio dei commercianti di piazza V. Emanuele. L‘ingresso in via Grotte Bianche richiama le memorie della necropoli e delle catacombe legate al primo sepolcro della martire, con la sacra rappresentazione del martirio di S. Agata davanti al santuario di Maria Santissima Annunziata al Carmine (riflessioni del parroco e vicario foraneo fra’ Francesco Collodoro), e il canto greco-bizantino a San Gaetano alla Grotta di S. Agata.
A piazza Stesicoro (Porta Aci), davanti all’anfiteatro e ai luoghi del martirio testimoni degli eventi del febbraio 251, tappa commovente per il solenne rinnovo delle promesse battesimali e il tradizionale messaggio alla città dell’arcivescovo. Il passaggio del fercolo di S. Agata tocca il complesso martiriale della Fornace, del Carcere e della Vetere, l’antica cattedrale di Catania, dove vengono cantati i primi vespri della solennità, presieduti dal vicario foraneo mons. Smedila, canonico maggiore del Duomo, con i presbiteri e i diaconi del I Vicariato foraneo.
A sera il giro, termine che ne indica l’originario carattere di corteo penitenziale e vigiliare, riprende snodandosi per via Plebiscito (già della “Vittoria di S. Agata” sulle lave del 1669) con tante manifestazioni di devozione popolare (ospedali Santo Bambino e Vittorio Emanuele, parrocchia S. Cuore Cappuccini, quartieri San Berillo Nuovo-San Leone).
In piena notte la vara raggiugerà piazza Risorgimento, le vie Aurora e Palermo per sostare in piazza Palestro con accensione di fuochi d’artificio. Attraversata il quartiere del Fortino con il passaggio da Porta Garibaldi e il ricordo dei defunti del cimitero di Acquicella, la vara proseguirà per via Garibaldi che passare in piena notte tra il buon popolo di S. Cristoforo, dell’Angelo Custode e della Plaia, che si stringe attorno alla sua “Picciridda”. Il giro, dopo la Calata della Marina in Pescheria e l’attraversamento di Porta Uzeda si concluderà all’alba in Duomo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA