Sant’Agata tra la sua gente Catania abbraccia la Patrona
Sant’Agata tra la sua gente Catania abbraccia la Patrona
Dalla messa dell’Aurora alla maestosa uscita da Porta Uzeda per l’inizio del tanto atteso giro esterno, l’emozione dei devoti che inondano le strade della città
CATANIA – Sant’Agata tra la sua gente. Maestosa, quasi di fronte ai volti di migliaia di fedeli, i sacchi bianchi dei devoti che riempiono la Cattedrale. Nessuna ressa ma tanta compostezza ed ordine. Intanto ecco l’esplosione di gioia alla vista del busto della Santa che esce dalla sua cappella per essere spostato sull’altare. Inizia la messa dell’Aurora ammirata sia all’interno della chiesa che all’esterno. Qui in piazza Duomo, in migliaia, assistono alle celebrazioni con lo sguardo rivolto ai maxischermi. Trepidazione ed emozionante attesa nel rivedere, dopo un anno, la propria Agata. Tra loro anche chi ha scelto di ammirare l’evento dall’alto. Ovvero dai balconi e dalle terrazze che circondano la piazza principale di Catania. «E’ un momento che nessuno si sognerebbe mai di perdersi – afferma Monica Pezzino – la fede insieme alla possibilità di avere un posto speciale per poter assistere all’uscita della Vara immersa tra i cittadini. Una grazia? Che la città possa risollevarsi e che la gente non perda mai la speranza perché Agata dal Paradiso proteggerà sempre Catania». Già dalle 6 di mattina la piazza è stracolma. Occhi stanchi, la levataccia, la folla e qualcuno non regge allo stress. Fortunatamente le squadre di soccorso entrano immediatamente in azione per garantire che tutto si svolta nella massima sicurezza. Molti devoti hanno trovato posto persino sulle statue e sulle inferiate che circondano la Cattedrale. Ragazzi in equilibrio precario osservati da tutti. Anche dal loro coetaneo Angelo Gabriele Cardì che guarda la festa da uno dei balconi di Palazzo dei Chierici. «Vederla da qui non vuol dire avere una prospettiva più lontana dei festeggiamenti perché Agata è nei cuori di ognuno di noi allo stesso livello. In tutti questi anni non mi hanno mai scoraggiato le levatacce. Il poterla ammirare, alla fine della messa, ripaga tutti i devoti della stanchezza e della perdita di sonno». Intorno alle 7.15 comincia lo spostamento del busto e dello scrigno reliquiario verso l’esterno, dove davanti alla cattedrale è già posizionata la vara. E’ giorno, quando Sant’Agata si mostra ad una piazza Duomo in festa. Ancora un ultimo atto, quello dell’intervento del parroco della Cattedrale, Barbaro Scionti, prima di sancire l’affidamento della Santa ai catanesi. Lasciata la cattedrale, Sant’Agata si dirige verso porta Uzeda. Comincia da qui il suo lungo giro esterno per riabbracciare i sui devoti, la sua gente.