Serie B, il Catania sempre più in crisi prende tre gol a Cittadella e chiude in otto

Di Redazione / 24 Dicembre 2014

Catania in caduta libera. Altra sconfitta per i rossazzurri che non riescono a fare risultato nemmeno sul campo del derellitto Cittadella. Anzi, i padroni di casa vanno in vantaggio dopo soli 4 minuti e dominano la partita per più di 70 minuti tanto da portarsi sul 3–0 grazie alla tripletta dello scatenato Sgrigna, ma soprattutto grazie all’ennesima espulsione di Rinaudo che rimedia due gialli in 50 minuti (il secondo molto ingenuo per fallo di mano) e lascia il Catania in 10. Il raddoppio del Cittadella arriva subito dopo il rosso a Rinaudo.
 
Sul 2–0 il tecnico etneo Pellegrino prova a cambiare qualcosa, togliendo lo spento Leto ed Escalante e facendo entrare Castro e Rossetti. Ma la musica non cambia e il Cittadella fa il tris ancora con Sgrigna. Sul 3–0 il Catania, non avendo più nulla da perdere, comincia finalmente a giocare a calcio e – complice un calo fisico dei padroni di casa – trova il gol dell’1–3 grazie a un bel colpo di testa del solito Calaiò, l’unico a salvarsi nella compagine rossazzurra.
 
La rete di Calaiò ridà un po’ di speranza al Catania che si lancia in avanti e guadagna un calcio di rigore con Rossetti, trattenuto in area da Barreca. Sul dischetto Calaiò è freddissimo, spiazza Valentini, sigla il 2 a 0 e firma la personale doppietta che porta il suo bottino stagionale a 11 gol. E’ l’84’ e il Catania a questo punto potrebbe provare l’assalto finale per centrare una clamorosa rimonta, importantissima almeno sul piano morale se non su quello della classifica.
 
Ma la squadra si sfalda inspiegabilmente. E riesce a rimediare altri due cartellini rossi nel giro di pochi minuti. Chrapek si fa buttare fuori dall’arbitro Maresca per proteste sebbene avvesse appena guadagnato un calcio di punizione. E subito dopo rosso diretto anche per Spolli, colpevole di una entrata pericolosa a piedi uniti. Nel caos totale, l’arbitro manda negli spogliatoi anche Leto, espulso in panchina, sempre per proteste, e subito dopo anche l’allenatore Pellegrino.
 
E’ la fine delle speranze del Catania che in otto non risce più a impensierire il Cittadella nonostante i 7 minuti di recupero. E’ una sconfitta che porta alla luce tutti i limiti di una squadra costruita male, poco adatta a lottare in un campionato difficile come quello di serie B, e gestita peggio con due cambi di allenatore, liti interne, una serie infinita di infortuni e idee sempre più confuse. Ed è una sconfitta che fa piombare il Catania in piena zona retrocessione, dove c’è il rischio che la squadra si faccia assalire anche dalla paura di non farcela più a risalire.

I RISULTATI DELLA 20ª GIORNATA
Bologna–Pro Vercelli 3–0
Brescia–Bari 2–1
Carpi–Perugia 4–0
Cittadella–Catania 3–2
Crotone–Frosinone 2–0
Latina–Entella 1–1
Pescara–Varese 2–0
Spezia–Lanciano 3–3
Ternana–Modena 1–0
Trapani–Avellino 4–1
Vicenza–Livorno 0–0
  
LA CLASSIFICA
Carpi 40
Frosinone 31
Livorno 31
Bologna 31
Trapani 30
Lanciano 30
Spezia 30
Avellino 29
Vicenza 27
Pro Vercelli 27
Modena 26
Perugia 26
Ternana 25
Pescara 25
Bari 25
Brescia 2
Virtus Entella 23
Catania 21
Crotone 20
Latina 19
Cittadella 19
Varese (–3) 19

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