Sindaco di Messina fuori dall’Ars perché non indossava la cravatta

Di Redazione / 04 Marzo 2015

MESSINA – «È incredibile che nel 2015 un sindaco, che rappresenta la terza città della Sicilia e 250 mila abitanti non venga fatto entrare all’Ars, solo perché non indossa la cravatta. Sono stato convocato per discutere di problemi importanti che riguardano i trasporti di un’ampia comunità e guardano solo il mio abbigliamento? ». A parlare è il sindaco di Messina Renato Accorinti mentre si trova fuori da palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana, perché non è stato fatto entrare poichè indossa una maglietta e non giacca e cravatta come previsto dal regolamento.
 
«Questi atteggiamenti razzisti – prosegue Accorinti – esistono solo all’Ars. Sono andato a parlare con Renzi e il Papa, domani sarò dal ministro Lupi con il quale già mi sono incontrato e nessuno mi ha fatto mai problemi. È assurdo giudicare una persona per come si veste, perché ha un tatuaggio, un orecchino o perché ha una determinata fede o tendenza sessuale. È veramente incredibile quello che mi è successo, se veniva uno sceicco o Tsipras che non idossa la cravatta che facevano? Non permettevano loro di entrare? Penso proprio di no».
 
«Questa è una mancanza di rispetto non verso di me – conclude – ma nei confronti della città di Messina che io rappresento. Ero venuto qui per parlare di una problematica come quella dei trasporti con un sistema ferroviario tra i peggiori d’Europa, e non mi fanno entrare? È una cosa folle e chiedo formalmente di eliminare un regolamento così arcaico. Qui c’è gente che in giacca e cravatta ha stuprato la Sicilia».

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