Robert De Niro? Salvo Ficarra e Valentino Picone premiati al Teatro Antico con il “Cariddi”, nel pomeriggio hanno fatto esplodere di giovani urlanti il Palacongressi. «Se considero – dice Ficarra – che dove siamo seduti noi, c’è stato De Niro, vedo come oggi siamo messi male». Tutto uno show l’incontro con il duo reduce da una nuova stagione di successo con «Striscia la notizia» mentre sta iniziando a Rosolini nel Siracusano la lavorazione del nuovo film: «Andiamo a quel paese». «La nostra storia nasce in un villaggio turistico vicino Taormina: io – dice -Ficarra- lavoravo e lui (Picone) faceva il turista. Dopo tanti anni non è cambiato niente… ». «Andiamo a quel paese» racconta una fuga dalla città verso un paese immaginario che nella finzione si chiama Monteforte. «Avevamo voglia di girare ancora in Sicilia e abbiamo scoperto questo paesino dove non era mai stato realizzato un film: perfetto per la storia di due che in città ci stanno male e fuggono per reinventarsi la vita». A Rosolini in questi giorni c’è un afflusso incredibile di persone che sperano di essere ancora selezionate come comparse o come interpreti di ruoli minori. «Medusa – riprende Salvo Ficarra, il più loquace – ha deciso che il nostro nuovo film deve uscire il 27 novembre ma a febbraio noi non sapevamo ancora quale storia avremmo raccontato. Comunque con Valentino non ci litigo, l’ho picchiato subito e così non c’è stato bisogno di fare discussioni». Palermo, Catania, Paternò, Rosolini: scelta casuale? «La Sicilia offre tantissime possibilità. Il 7 e l’8 era pensato per Palermo. La matassa per Catania, Nati stanchi per Siracusa. Di Rosolini ci è piaciuta la piazza assolata. Appena arrivati, ci siamo innamorati». Nel cast di «Andiamo a quel paese», oltre al duo, ci sono Tiziana Lodato e Fatima Trotta, molte le comparse locali, fra cui una donna centenaria. La produzione è di Tramp Limited e Medusa.