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Trovata la madre che ha gettato la neonata

Trovata la madre che ha gettato la neonata dentro il cassonetto: «Sembrava morta»

Si è presentata spontaneamente all’ospedale “Cervello”

Di Antonio Fiasconaro |

PALERMO – «Sembrava fosse morta. Non sentivo il battito. Ero disperata… E sono corsa in via Di Giorgi… ». Così si è giustificata questa sera una donna di 30 anni, P. V., la madre della neonata rinvenuta questa mattina da un clochard dentro un cassonetto della spazzatura in via Di Giorgi a Palermo, nei pressi di via Uditore. La donna, già madre di altri tre bambini di 8, 6 e 2 anni, fino a qualche mese fa era residente a Gemona del Fiuli – dove ancora si trova il marito – si è presentata spontaneamente ai medici del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale “Cervello” accompagnata da un cognato. Il nosocomio si trova a pochi chilometri dal luogo dell’orrore.   Stando alle prime scarne notizie, lo stato della donna sarebbe buono ed i medici dopo i primi controlli, hanno provveduto alla cosiddetta “toilette” per eliminare alcuni residui post-partum. I sanitari hanno avvertito le forze dell’ordine e la Procura della Repubblica. La donna è stata piantonata e dovrà naturalmente rispondere di omicidio volontario.

La neonata com’è noto era stata trovata questa mattina ancora con il cordone ombelicale ancora attaccato. Per lei non c’è stato nulla da fare. I soccorritori avvertiti dai residenti della zona hanno fatto solo in tempo a raggiungere l’ospedale pediatrico “Di Cristina”, ma per la piccola dopo le manovre rianimatorie e purtroppo spirata.

A trovarla era stato un clochard che frequanta la zona di via Di Giorgi, una strada alle spalle della circonvallazione di Palermo: palazzoni anonimi tirati su negli anni della speculazione edilizia. È lì che la bimba è stata scoperta da Rosario Campo, 55 anni, un senzatetto che “pesca” tra l’immondizia con bastone con l’uncino. L’uomo vive nella zona di via Perpignano e da anni ormai per sfamarsi cerca tra i rifiuti. Non ha mai avuto un vero lavoro. «Ho scostato il lenzuolo e ho visto la piccola. Era bionda. Non credevo ai miei occhi – dice – Avrei voluto dare l’allarme, ma non avevo il cellulare e così ho fermato due donne e ho raccontato quello che c’era dentro». Quando Campo ha chiesto aiuto sono accorsi in tanti. Da una pizzeria poco distante sono stati chiamati i carabinieri e il 118. La bimba era ricoperta di sangue e cianotica. In ambulanza i medici l’hanno intubata. Al magistrato di turno, il pm Nino Di Matteo, hanno detto che era ancora viva, respirava. È in ospedale che il cuore si è fermato. Il magistrato ha aperto un’inchiesta per omicidio volontario e al momento è questa l’accyusa di cui deve rispondere la donna che si è presentata ieri in ospedale. Intanto, accanto al cassonetto di via De Giorgi, qualcuno ha posato una rosa bianca per ricordare la breve vita della bimba gettata tra i rifiuti.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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