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Uccise le due figlie, nominati periti per mamma imputata a Gela

Di Carmela Marino |

GELA (CALTANISSETTA) – Giuseppa Savatta, la donna di Gela che, il 27 dicembre scorso, strangolò le proprie figlie, Sofia e Gaia Trainito, di 9 e 7 anni, perché temeva di essere lasciata dal marito, è comparsa oggi in aula, davanti al gip del tribunale gelese, Lirio Conti. Nell’agenda del magistrato, in accoglimento di una specifica richiesta della difesa, c’era la nomina di un pool di tre esperti cui affidare l’incarico di valutare se l’imputata, al momento del duplice omicidio, era in condizione di intendere e di volere.

I periti (Ctu) scelti dal gip hanno accettato la nomina e hanno prestato giuramento davanti allo stesso magistrato. Sono Isabella Merzagora, dell’istituto di medicina legale dell’università di Milano, Roberto Catanesi, della sezione di criminologia e psichiatria forense del policlinico universitario di Bari, e lo psichiatra catanese Carlo Monteleone. Avranno 60 giorni di tempo per consegnare la loro relazione sullo stato psichico della Savatta che oggi ha voluto essere presente a palazzo di giustizia soprattutto per rivedere i parenti più stretti. Anche la difesa dell’imputata e le parti civili (il padre delle bambine, Vincenzo Trainito, e i suoi famigliari) hanno nominato i propri periti. L’udienza (avvenuta a porte chiuse) è stata aggiornata al 19 maggio. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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