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Ue: Conte, ‘nostra casa comune, aprire fase costituente’
Roma, 23 nov. (Adnkronos) – “Siamo chiamati a riconsiderare ciò che fino ad oggi è stato acriticamente accettato, e a porre al centro dell’agenda comunitaria la dimensione sociale -umanistica mi piace definirla- che negli ultimi anni è stata trascurata a favore di un approccio rigorista. E’ doveroso quindi aprire adesso una fase costituente per ridisegnare le regole di governo delle nostre economie, riconsiderando modelli di sviluppo e di crescita che si sono rivelati inadeguati di fronte alle sfide poste da società attraversate da sfiducia”. Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un intervento pubblicato oggi su ‘Il Foglio’, in occasione della ‘festa dell’ottimismo’ organizzata a Firenze dal giornale diretto da Claudio Cerasa.
“All’Europa -prosegue il premier- non serve un europeismo fldeistico: questa sarebbe la più grande insidia per il futuro della stessa Unione. Serve invece un europeismo critico ma costruttivo. Questa è l’unica ricetta possibile per ridare slancio all’Europa e per evitare che forze disgregatrici e nazionalismi prendano il sopravvento”.
“Dobbiamo mettere da parte timori e timidezze nel riconoscere che l’Europa è la nostra casa comune, ma nello stesso tempo avere la consapevolezza che l’Italia può e deve dare un contributo essenziale per fare di questa Europa una comunità più vicina ai cittadini, più solidale, più giusta. Usando la forza delle proprie argomentazioni, piuttosto che la ‘forza debole’ di chi minaccia strappi muscolari che a nulla servono se non ad alimentare disaffezione, paura, sfiducia. Alla paura, appunto, preferiamo il coraggio e la determinazione di chi sa di poter agire e incidere positivamente”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA