Dolci
Il dolce Natale di Marta Boccanera e Felice Venanzi tra panettoni Sacher, Caramela ed Espresso
La coppia, che convolerà a nozze il prossimo anno, è titolare di una rinomata pasticceria a Roma
Lei sembrava essere destinata ad un futuro da ingegnere meccanico; a lui mancavano appena due esami alla laurea in Scienze politiche. Ma da qualche parte, nella carta dei loro destini, era scritto altro. Per esempio che Marta Boccanera e Felice Venanzi dovessero diventare due eccellenti pasticceri e, soprattutto, che le loro strade dovessero incrociarsi anche nel privato. E così è stato.
Oggi, dopo tanta formazione e gavetta, sono diventati i titolari di “Gruè”, pasticceria nel quartiere romano di Coppedè diventata un riferimento inevitabile per chi ricerca dolci più raffinati o, semplicemente, per chi vuole deliziarsi con i maritozzi più buoni della Capitale e non solo.

La coppia Boccanera-Venanzi, cresciuta anche sotto l’ala “protettrice” del Maestro Iginio Massari (fu il padre di lei a chiamarlo a Roma per una consulenza due anni dopo l’apertura del laboratorio), in questi anni ha collezionato prestigiosi riconoscimenti: la loro, figura tra le 19 pasticcerie migliori d’Italia premiate con le 3 torte del Gambero Rosso, nel 2018 si è aggiudicata il premio, sempre del Gambero Rosso, come Miglior pasticceria per la stampa estera, nel 2019 vincono per la Miglior pasticceria ai Barawards, e qualche settimana fa agli Host 2023, la fiera mondiale dedicata al mondo della ristorazione e dell’accoglienza, sempre Iginio Massari ha consegnato loro la coppa come “Migliori pasticceri al Mondo”.

Infaticabili sostenitori delle monoporzioni, anche le torte più elaborate nel loro laboratorio diventano singole fette per poter essere gustate in loco o portate via più facilmente, Marta e Felice hanno compiti separati che finiscono per incontrarsi e completarsi a lavoro concluso. “Lei ha più pazienza – spiega Venanzi – e quindi, oltre che alla produzione di creme, cioccolatini, ganache, mousse e altro – si dedica alle decorazioni. Vere e proprie opere d’arte molto apprezzate dai clienti. Io mi concentro di più sui lievitati”.
E considerando che al Natale manca poco più di un mese, in questi giorni da “Gruè”, proprio come in ogni laboratorio di pasticceria che si rispetti, fervono i lavori proprio per i panettoni che anche quest’anno avranno elementi di novità rispetto a quelli delle scorse edizioni.

In realtà Boccanera e Venanzi, così come accade a Milano, hanno “sdoganato” il panettone facendone un dolce per tutte le stagioni. “Il nostro PanGruè viene prodotto sempre – ricorda Marta -, lo farciamo con ingredienti diversi, la frutta ad esempio, a seconda del periodo dell’anno in cui ci troviamo. Certo per il Natale facciamo delle produzioni ad hoc, come il nostro Gianduioso che qualche anno fa ci ha fatto conquistare il primato per il miglior panettone al cioccolato d’Italia».

Anche per il Natale 2023, la coppia romana sta preparando due novità: il panettone Sacher e il Caramela. Il primo avrà un profumo e colore intenso dato dall’impasto “dark” e l’inconfondibile sapore del capolavoro della pasticceria viennese, ottenuto unendo all’impasto cubetti di cioccolato fondente “cremoso” e pezzi di albicocca Pellecchiella del Vesuvio semicanditi. Il secondo unisce un impasto ricco di vaniglia a melannurca campana IGP semicandita con cubetti di caramello salato.

Accanto al panettone classico, rigorosamente con lievito madre, e al pandoro, ci sarà anche l’Espresso, il più complicato da realizzare tecnicamente e prodotto in edizione super-limitata di 120 pezzi. Il profumo avvolgente del caffè espresso appena fatto viene imprigionato nell’impasto arricchito da cubetti di cioccolato al latte dalla consistenza cremosa.
In qualità di pasticceri soci e co-fondatori di Apei (Ambasciatori pasticcieri dell’eccellenza italiana), Marta e Felice, che si sposeranno l’anno prossimo, sono stati recentemente anche giurati del Concorso “Panettone senza confini” che, su Costa Fascinosa, ha incoronato come i migliori, il bresciano Maurizio Sarioli per il settore panettoni tradizionali e Leonardo Romano di Avella per la sezione panettoni al cioccolato.

E se in questi giorni il lavoro ferve per rifornire banconi e vetrine di panettoni, Marta e Felice ci proiettano già al dopo Natale a quando, qualora dovessero restare avanzi di panettoni si può sempre riciclare facendo polpette (impasto con il 60% di panettone e 40% di mollica) o anche dei toast.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA