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Pizze, lo chef vittoriese Carbonaro secondo al campionato mondiale con la “tunnina”

Ben centoventi i partecipanti provenienti da varie nazioni che si sono dati battaglia nelle varie categorie del concorso

Di Redazione |

Si è svolta il 6 e 7 marzo scorsi, a Palermo, la seconda edizione del campionato del mondo di Pizza Expocook 2023. Si tratta di un concorso di pizza individuale aperto a pizzaioli professionisti che si sono confrontanti in diverse categorie: tonda a tema libero; tonda a tema libero in team; napoletana style; pala piccola; calzone. In giuria anche don Antonio Starita, presidente onorario. Enrico Bianchini era invece il coordinatore tecnico speaker. Trenta, complessivamente, i giudici. Ben 120 i partecipanti provenienti da tutte le nazioni.

A conquistare il secondo posto, nella specialità tonda a tema libero, il pizza executive chef vittoriese Gianfranco Carbonaro che ha gareggiato in tutte le categorie, ma ha conquistato il palato dei giudici proprio con la sua “tunnina”. Si tratta di una pizza che lo stesso Carbonaro definisce «diversamente napoletana: idro 75%; lievitazione 90 /120). La pasta è stata quindi condita con pomodoro San Marzano ragusano, cipolla caramellata, tonno fresco pinna gialla, pepe nero, pesto di prezzemolo, cucunci, dadini di pane croccante aromatizzate al curry».

Nelle altre categorie ha conquistato il quarto posto, in ex aequo con gli altri partecipanti dato che gli organizzatori hanno deciso che dal terzo posto in poi ci sarebbero state solo medaglie di legno. Quarto posto, quindi, anche quello conquistato nella categoria tonda a tema libero in team (con due pizzaioli) con “The queen Lobster” realizzata insieme allo chef Alexander Komlev con cui Carbonaro lavora nel ristorante-pizzeria Bassifondenti, a Vittoria.

Di recente, Carbonaro aveva conquistato il Best Award 2023, conferitogli da Pizza Expert, gli esperti della pizza che hanno valutato soprattutto il talento del pizzaiolo-scenografo «capace di conquistare tutti – hanno scritto nelle motivazioni – con le sue pizze innovative».

«Per Carbonaro – hanno aggiunto – osare non è l’eccezione ma la regola». Secondo il prestigioso sito, «il suo modo di lavorare va oltre gli schemi valorizzando gli ingredienti in modo originale». «Ci sono diversi motivi – spiegano ancora nel sito – per cui gustare una delle sue pizze e apprezzarle. Uno di questi è la maturazione dell’impasto, che va dalle 90 alle 120 ore». «Per Gianfranco Carbonaro – hanno scritto ancora – è molto importante la presentazione della pizza, che deve lasciarsi mangiare con gli occhi ma non appesantire perché è fondamentale che il cliente stia bene anche durante la digestione. Egli ricerca l’effetto wow curando la presentazione nei minimi particolari».

Insomma, una serie di apprezzamenti che mettono in evidenza l’attenzione che Carbonaro profonde nella preparazione dei suoi prodotti, così come testimoniato dal raggiungimento di risultati di un certo rilievo che gli hanno consentito di proporsi con grande attenzione nei confronti dei giurati che lo hanno valutato e che gli hanno permesso di mettere in evidenza le propri caratteristiche. Quindi, possiamo dire che il pizzaiolo chef è riuscito, ancora una volta, a centrare il suo obiettivo con delle realizzazioni degne delle massima considerazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA